Malattie degli occhi casi clinici reali

Malattie degli occhi casi clinici reali

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Malattie degli occhi :

Congiuntivocalasi semplice ed associata ad entropion

La congiuntivocalasi è una condizione molto comune nella osservazione oculistica. Questa condizione di esuberanza della congiuntiva bulbare che fuoriesce dal bordo palpebrale inferiore, determina sensazione di corpo estraneo e lacrimazione, sintomi che spesso portano al controllo oculistico il paziente. E' importante individuare questa patologia per evitare inutili terapie farmacologiche o lavaggi delle vie lacrimali, per l'epifora lamentata. La causa di tale condizione patologica non è ben precisata così come non validate scientificamente sono le terapie proposte. Alcune volte è di una certa difficoltà individuare tale condizione della congiuntiva bulbare, che si evidenzia più facilmente facendo guardare il paziente verso il basso.

Megalopapilla ottica

La megalopapilla ottica è un reperto abbastanza infrequente nella clinica ambulatoriale oftalmologica, ma costituisce un'entità clinica di confondimento per molte patologie, specialmente per il glaucoma. Questo perchè mima e/o confonde segni clinici che diventano meno caratteristici, facendo ritardare la diagnosi o confondendo l'indirizzo diagnostico, anche dell'oculista più attento e scrupoloso. Questa paziente presenta bilateralmente due papille ottiche di diametro elevato, senza altri segni patologici. Particolare attenzione al tono oculare ed alla pachimetria corneale, per individuare meglio e più precisamente movimenti tensionali elevati.

Stafiloma miopico al polo posteriore in monocolo (oltre 30 diottrie)

La miopia elevata degenerativa è relativamente frequente nel panorama dell'oftalmologia clinica. Una miopia di oltre 30 diottrie in un paziente monocolo e glaucomatoso è più raro, non costituendo però alcuna particolarità clinica inconsueta. Il particolare dell'area maculare nella prima foto, evidenzia l'assenza della pigmentazione retinica con l'evidenza della vascolarizzazione coroideale e l'assenza dei riflessi maculari.

Focolaio di Toxo riattivato al 9 mese di gravidanza

Su una cicatrice nasale retinica una recrudescenza di toxoplasmosi oculare al 9 mese di gravidanza è evento di una certa rarità. Questa paziente ha avuto un rossore congiuntivale con un offuscamento visivo per cui è venuta a controllo dopo oltre un anno dall'ultima visita. L'iperemia congiuntivale era non eccessiva ma era presente lieve tyndall in camera anteriore. In dilatazione si è trovato un focolaio di nuova attività infiammatoria al bordo della pregressa cicatrice toxoplasmica, con tyndall vitreale più importante rispetto a quello presente in camera anteriore. Visus di 8/10. La problematica della terapia in gravidanza e della possibilità di trasmissione al feto è stata posta al ginecologo ed a un infettivologo, che hanno concluso per far continuare la gravidanza alla paziente non essendoci rischi per il feto.

Maculopatia atrofica bilaterale evoluta in un occhio

Maculopata atrofica a carta giografica evoluta in paziente operata di cataratta e visus di conta dita iniziata con aree prima poco confluenti e in seguito confluenti fino al quadro retinico in foto.

Lesione maculare accidentale da Yag laser

Questa fotografia della macula di un tecnico laserista e della strumentazione oftalmica, amico mio personale, molto conosciuto ed apprezzato nel nostro settore, evidenzia una cicatrice pigmentata della fovea in seguito ad un fototraumatismo da Yag laser, avvenuto durante una manutanzione accidentalmente. E' inutile dire che l'esperienza pluriennale in campo laser e della strumentazione oftalmica da parte del tecnico in questione è riconosciuta unanimamente e quindi, l'evento sfortunato, non è assolutamente imputabile ad imperizia o imprudenza personale. Il trauma retinico è accaduto a strumento aperto per uno spostamento dello spot di formazione, con un'intensità massimale dello Yag, alcuni anni fa. Per fortuna il visus è quasi conservato per lontano e per vicino, Amsler positivo. Un fototraumatismo laser maculare come quello mostrato è certamente raro e difficilmente reperibile nell'iconografia oftalmologica. Questo il motivo perchè immetto in rete tale immagine, singolare per non dire unica per la modalità causale e per la sede anatomica, comune invece come immagine cicatriziale retinica pigmentata. La foto è stata praticata in miosi, motivo per il quale la periferia della foto appare non a fuoco.

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