Malattie degli occhi casi clinici reali

Malattie degli occhi casi clinici reali

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Malattie degli occhi :

Iperplasia EPR

Grande chiazza di iperplasia dell'EPR in periferia della retina, assolutamente senza conseguenze per il futuro, ma che bisogna comunque fotografare per seguire meglio. Un'eco B-Scan sarebbe superflua se l'entità della pigmentazione resta immutata nel tempo. Un viraggio e/o un addensamento di pigmento, specialmente ai bordi, con eventuale rilievo sul piano retinico e la presenza di neovasi deve far sospettare un  melanoma in formazione. Se la frequenza di una tale eventualità sia maggiore in vicinanza di una iperplasia dell'EPR, rispetto a una retina sana non è di mia conoscenza, ma non mi sembra ci siano dati chiari e uniformi. 

Sierosa risolta dopo tre mesi

Sierosa centrale in soggetto di 53 anni risolta dopo tre mesi di terapia con indometacina 0.50% x 4 volte al di. La risoluzione spontanea di questi casi, come riportato dalla letteratura, non ci esime comunque dal prescrivere una terapia antiedemigena retinica, che fovorisce la funzionalità dell'EPR. L'indometacina alla più alta concentrazione e somministrata più volte al dì garantisce la maggir concentrazione del fans a livello retinico. L'indometacina è un fans con più lunga tradizione nel trattamento degli edemi retinici, con una assoluta managevolezza, priva di effetti collaterali e con un bugiardino che non terrorizza i pazienti, visto le frequenti somministrazioni e il tempo prolungato necessario a volte per risolvere la patologia in atto. Del resto non effettuare alcuna terapia ci espone a inutili rischi. Non sono a conoscenza di studi di sierose trattate o non trattate che stabiliscano l'efficacia o meno di una terapia medica. Il buon senso ci dice che se l'EPR non si rimette a funzionare adeguatamente l'edema sotto il neuroepitelio non si riassorbe e le cellule dei coni ne avranno un danno temporalmente proporzionato, come si evince dall'eventuale comparsa dell'iperriflettività all'interno della cupola del distacco neuroepiteliale all'OCT. Se dopo tre mesi non si ha una risposta bisogna agire con il laser, se lo spot di dispersione è fuori l'area maculare, e/o prendere in considerazione gli anti-VEGF. In questo caso la patologia è andata a risoluzione dopo tre mesi circa di terapia come descritto.

Escavazione accentuata della papilla

Escavazione accentuata della papilla ottica che sorprende a un primo sguardo, ma che evidenzia un bordo neuroretinico normale e indicare una diagnosi di normalità. Anche in questi casi è necessario fare un buon esame fotografico e uno screenig glaucoma per avere i dati numerici da confrontare nel tempo. In questa paziente le attenzioni sono sollecitate da un'anamnesi positiva per glaucoma in famiglia, in parte fugate da uno spessore corneale di 580 micron e toni di 16/18 mmHg, anche durante la curva tonometrica.

Atrofia ottica glaucomatosa

Quadro terminale di un'otticopatia glaucomatosa.

Pseudoforo maculare

L'immagine all'esame fotografico a colori della retina fa sospettare un foro maculare, ma il visus buono, l'assenza di metamorfopsie al test di Amsler bianco su nero e nero su rosso,  fannno escludere il coinvolgimento maculare.

Formazione infiammatoria nodulare regredita spontaneamente

Neoformazione congiuntivale al lato temporale simmetrica più pronunciata in OS, trattata per anni a cicli con colliri cortisonici, fans, antiallergici ma senza successo. 

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