Malattie degli Occhi Casi Clinici Reali : Atrofia ottica glaucomatosa
Quadro terminale di un'otticopatia glaucomatosa con un Cup/Disk che arriva al 90% della superficie totale del disco ottico. La paziente ha un campo visivo molto ridotto, ma il visus è ancora sorprendentemente di 2/10 con ricerca. Il test di Hishihara è assente.E' opportuno far fare ogni tanto una RMN cranio, per la possibile contestualità di problematiche centrali, che verrebbero misconosciute inevitabilmente, per la sovrapposizione dei deficit campiometrici, correndo gravi rischi per la loro salute.
Stesso quadro clinico anche in OS dove il bordo del disco ottico ancora mantiene un residuo di fibre ottiche e dove il visus è di 4/10. In questa paziente la pachimetria è di 440 micron, dato che ha inficiato per molti anni la comprensione del suo reale tono oculare, non trattato.Questo caso potrebbe etichettarsi erroneamente come glaucoma a bassa pressione, ma in effetti la bassa pachimetria determina un bias del dato tonometrico rilevato. Ho trovato, in occasione della pubblicazione del mio brevetto sul tono e spessore oculare già nel 2002, che vi è una correlazione tra lo spessore e il tono, per cui ogni 10 micron bisogna correggere di 0,56 mmHg il tono rilevato partendo da una media pachimetrica di 540. Questo valore di scarto del tono rilevato e' costante tra 490 e 590 micron di spessore, con una curva progressiva lineare, trovata con il metodo statistico dei minimi quadrati. Al di là di questi limiti pachimetrici, sopra i 590 micron e sotto i 490 micron, la curva si impenna e si verticalizza e lo scarto tra spessore e tono cresce esponenzialmente, e invece di 0,56 mmHg bisogna sottrerre o aggiungere entità in mm Hg molto maggiori, anche dell'ordine di 1mmHg, 2 mmHg in casi estremi.
E' anche stato trovata una certa correlazione tra la facilità' al danno papillare e la bassa parchimetria, che diventa, per certi versi, un indice di suscettibilità' e propensione al danno indotto dal tono endoculare.
Campo visivo del 2009 ora non fattibile per incapacità della paziente di fissazione dell'occhio destro.