Malattie degli occhi casi clinici reali
Descrizione di casi clinici reali correlati con iconografia originale, diagnosticati dal titolare del sito, dottor Amedeo Lucente, particolarmente interessanti e clinicamente rilevanti, con considerazioni personali e spesso innovative. Il sito si riserva l'esclusiva originale titolaritá; dell'iconografia e la proprietá intellettuale dei contenuti a fini scientifici e divulgativi. Tutti i contenuti di queste pagine sono di proprietá; esclusiva del sito amedeolucente.it Ne è vietata la riproduzione, anche parziale, se non dietro richiesta scritta al titolore, che ne consentirà o meno l'utilizzo.
Malattie degli occhi :
Incongruenze possibili nelle misure retiniche utilizzando Widefiel e Ultra Widefield Imaging
Misurazioni differenti di un foro retinico gigante se effettuate con one shot o con montaggio e ultra-widefield imaging. Le dimensioni reali sono quelle riscontrate in one shot. Per approfondimento leggere i miei articoli su oftalmologiadomani.it e le pubblicazioni "Widefield and Ultra-WidefieldRetinal Imaging: A Geometrical Analysis", "Longitudinal Observation of Two Giant Peripheral Atrophic Retinal Holes Left Untreated" e "Measurement inaccuracies in widefield imaging—a cautionary tale".
Schema personale della retina secondo Amedeo Lucente
Schema della retina con i vari strati e cellule. Ridisegnata secondo Amedeo Lucente
Misurazioni lineari e di area con imaging ultra widefield di un foro retinico periferico gigante
In questo caso, rispetto al foro gigante precedentemente descritto, le misure lineari e di area tra imaging mono e multishots coincidono.
Misurazioni lineari e di area discrepanti su un foro retinico gigante con imaging ultra widefield
Le misurazioni lineari e delle aree retiniche senza o con alterazioni patologiche rivestono un passaggio essenziale, spesso inderogabile nell’imaging fotografico. Le aree retiniche fotografabili possono coinvolgere zone anteriori e posteriori all’equatore del bulbo oculare, con il transfert angolare d’apertura tra le norme ISO e non ISO 10940. Tale passaggio fotografico tra WF e UWF imaging comporta necessariamente anche un transfert informatico. Il rapporto tra il totale dei pixel catturati dagli shots fotografici e il relativo photosite, cioè le proporzioni tra la quantità informatica complessiva dell’imaging e la superficie/area retinica fotografata, devono sottostare a limiti e a proporzioni determinate dalle ottiche e dagli angoli di apertura utilizzati di volta in volta. Le proporzioni tra pixel e aree sono definite inoltre dai software di ciascun device e sono sotto tutela brevettuale. Tali limiti informatici/strumentali influenzano anche la riproduzione dell’imaging su stampa; comportano altri transfert e altre necessarie trasposizioni. Queste specifiche caratteristiche dell’imaging riscontrate nella nostra esperienza con il Clarus 500 Zeiss, con software 1.0, devono essere adeguatamente rilevate e indicate per garantire un corretto utilizzo del device. Nel refertare le dimensioni lineari e delle aree retiniche in studio è necessario conoscere tali caratteristiche, sapere i limiti del device per non cadere in errore. La perfetta padronanza e comprensione di queste caratteristiche permette un utilizzo preciso e sicuro del device nel determinare misure lineari e di area sulla retina. Dai riscontri effettuati su un’ampia casistica di pazienti con il Clarus 500 Zeiss l’imaging, fino all’equatore e non oltre 180° risulta idoneo alle misurazioni lineari e di area almeno con il software 1.0
RNFL e Cellule gangliari in macula
Il paziente ottantenne presenta una maculopatia essudativa trattata con più anti-VEGF e visus di motu mano in OS e una maculopatia secca in OD con visus conservato a 7/10. Come si può vedere lo spessore RNFL è conservato in ambo gli occhi nonostante il quadro retinico maculare completamente destrutturato in OS e compromesso in modo inìziale in OD, senza differenze sostanziali tra i due occhi. In questa immagine i volumi retinici.