Vivere oltre i 90 anni: il segreto della longevità svelato dice no a vino, carne rossa e burro
Longevità a tavola: le regole (molto) pratiche
La bussola è chiara: mangiare poco e variare.
Non serve complicare, serve consapevolezza quotidiana.
Garattini Gli esperti sottolineano che il vino è cancerogeno per via dell'alcol e invitano a ridurre al minimo due alimenti: carne rossa e burro, da sostituire con olio d'oliva.
Piccole scelte, grandi impatti.
E niente estremi: non giudicano opportuno saltare i pasti.
Punti chiave da tenere a mente:
- Dieta varia e porzioni ridotte: è un vero fattore di longevità.
- Vino? Ricordare che l'alcol è cancerogeno.
- Stop a carne rossa e burro; via libera all'olio d'oliva come alternativa.
- Evitare i pasti saltati: anche uno spuntino semplice può fare la differenza.
- Digiuno intermittente: conta quanto mangi, non quando
Sulle mode alimentari, l'approccio è netto: il valore del digiuno intermittente è relativo.
Non è così importante quando si mangia, ma la quantità totale della giornata.
Si possono anche fare cinque piccoli pasti, purché il totale resti relativamente basso.
La priorità non è il protocollo perfetto, ma l'equilibrio calorico e la moderazione. In pratica, misura e sobrietà battono gli orari rigidi.
In sintesi operativa:
- La leva decisiva è la quantità complessiva, non le finestre orarie.
- Anche con pasti frequenti si può stare in equilibrio, se il totale resta contenuto.
- Evitare il "tutto o niente": meglio poco e regolare che salti seguiti da abbuffate.
- Muoversi (sul serio) e imparare a stare bene
La longevità non si gioca solo a tavola. L’attività fisica deve far sudare: serve sforzo. Un esempio concreto? Salire le scale a piedi.
Chiaro e misurabile. Invece camminare guardando le vetrine non rientra davvero nell’attività fisica, capito? L’idea è allenare cuore e muscoli con impegno, non solo con passi distratti.
E c’è anche un tema culturale: nelle scuole manca un’educazione alla salute strutturata.
Basterebbe un’ora a settimana in ogni classe, con persone preparate e competenti, per cambiare l’atteggiamento di molti.
Informare bene, in modo semplice. Poi, certo, ognuno fa le proprie scelte, ma con dati chiari davanti. Anche l’ironia in studio lo conferma: mangiare meno forse “diverte” meno, ma può far vivere di più. La priorità? Conoscere, scegliere e agire.
fonte https://www.my-personaltrainer.it/