Diabete, la nuova insulina fa ridurre le iniezioni annuali da 365 a 52

Diabete, la nuova insulina fa ridurre le iniezioni annuali da 365 a 52

Gli studi clinici hanno dimostrato che è altrettanto efficace della terapia giornaliera nel controllo della glicemia, ma con minore rischio di ipoglicemie nei pazienti con diabete di tipo 2
Daniele Particelli

12 giugno 2025

Un'unica iniezione a settimana al posto di una al giorno: la nuova frontiera della terapia insulinica per il diabete di tipo 1 e di tipo 2 arriva in Italia, primo Paese in Europa a renderla disponibile e rimborsabile dopo il via libera dell'AIFA, l'Agenzia italiana del farmaco.

LA NUOVA INSULINA FA RIDURRE LE INIEZIONI ANNUALI DA 365 A 52—  

Questo cambiamento epocale per milioni di persone con diabete, 1,3 milioni secondo le stime più recenti, è possibile grazie a Icodec, la prima insulina a somministrazione settimanale sviluppata da Novo Nordisk che riduce la necessità delle iniezioni da 365 a sole 52 all'anno, una a settimana e non più una al giorno.

Una vera e propria rivoluzione nel trattamento del diabete da oltre un secolo, come sottolineato da Riccardo Candido, presidente dell’Associazione Medici Diabetologi. A cento anni dalla scoperta dell’insulina, l’Agenzia Europea del Farmaco ha dato il via libera alla sua forma più moderna, in grado di garantire un rilascio prolungato e stabile del farmaco.

COME FUNZIONA LA NUOVA INSULINA—  

La molecola Icodec è un’insulina modificata, progettata per restare attiva nel corpo fino a otto giorni grazie a un legame con l'albumina. Questa struttura rallenta il rilascio dell’ormone e mantiene una concentrazione stabile nel sangue, evitando sbalzi glicemici. 
Gli studi clinici ONWARDS hanno dimostrato che è altrettanto efficace della terapia giornaliera nel controllo della glicemia, ma con minore rischio di ipoglicemie nei pazienti con diabete di tipo 2.
Secondo le evidenze ad oggi disponibili, Icodec è ideale per gli adulti affetti da diabete di tipo 2 che, nonostante l’uso di farmaci come metformina, gliflozine o agonisti del GLP-1, non raggiungono un buon controllo glicemico. 
Per ora non è previsto l’uso nei bambini, mentre per i pazienti con diabete di tipo 1 l’indicazione è limitata a specifici casi selezionati.

I BENEFICI CONCRETI PER I PAZIENTI E PER IL SISTEMA SANITARIO—  

Passare da una somministrazione quotidiana a una settimanale riduce notevolmente il carico psicologico e pratico della terapia, soprattutto per gli anziani o i pazienti fragili seguiti da caregiver. Meno iniezioni significano anche meno errori, più continuità terapeutica e minori rifiuti sanitari, con benefici ambientali tangibili.
Il sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato ha definito questa svolta "un progresso concreto, frutto della collaborazione tra istituzioni, industria e comunità scientifica”. 
E la presidente della Società Italiana di Diabetologia, Raffaella Buzzetti, ha lanciato un appello per garantire un accesso equo alla nuova terapia in tutto il territorio nazionale.

QUANDO SARÀ DISPONIBILE IN ITALIA?—  

L'Italia è già pronta ad adottare su larga scala questa insulina innovativa, anche se in questa fase la sua disponibilità rimborsata è limitata ad alcune regioni del Paese. 
L'obiettivo delle autorità sanitarie italiane è quello di estendere il trattamento al maggior numero possibile di pazienti nel corso di questo 2025, arrivando a raggiungere anche le aree meno coperte.


https://www.gazzetta.it/salute
torna alla pagina precedente
torna su