Camminare per dimagrire: i consigli dell’esperto
Camminare è un'attività fisica a basso impatto che può essere molto efficace per perdere peso, a patto che lo si faccia correttamente.
Lo assicura Alex Frustaci, strenght & conditioning coach: “Per bruciare più calorie e favorire la perdita di peso, occorre aumentare la durata e la frequenza delle camminate: 30-60 minuti al giorno, 4-5 volte a settimana e se possibile, aumentare gradualmente il tempo fino a raggiungere 1 ora o più”.
CAMMINARE PER DIMAGRIRE: REGOLARITÀ E RITMO—
La chiave, quindi, è un mix di regolarità nell’andatura e di frequenza settimanale, se non quotidiana. “Camminare ogni giorno a un ritmo moderato - dichiara Alex Frustaci - assicura il deficit calorico e migliora la resistenza.
La velocità deve essere sostenuta (circa 5-6 km/h) in modo da mantenere il battito cardiaco in una zona aerobica.
Se si cammina più lentamente, l'efficacia per la perdita di peso sarà minore. Si può anche alternare 1-2 minuti di camminata veloce e 2 minuti camminata moderata.
Questo tipo di allenamento ad alta intensità intervallata è molto efficace per bruciare grassi”.
L’esperto consiglia di includere variazioni ed esercizi di tonificazione: “Si può optare, mentre si cammina o durante le pause della camminata, per degli affondi.
Molto utili anche le variazioni di pendenza perché camminare in salita, o sul tapis roulant inclinato, coinvolge maggiormente le gambe e i glutei, aumenta l'intensità dell’allenamento e aiuta a bruciare più calorie.
MEGLIO CAMMINARE A STOMACO VUOTO?—
Camminare appena svegli a digiuno, è una pratica che molte persone adottano per cercare di bruciare grassi in modo più efficiente. “Quando si cammina a digiuno - spiega Alex Frustaci - il corpo non ha glicogeno a disposizione come fonte di energia immediata.
Poiché il glicogeno è ridotto dopo una notte di digiuno, il corpo è più incline a utilizzare i grassi come fonte di energia.
Di conseguenza, la camminata a digiuno potrebbe favorire una maggiore ossidazione dei grassi.
A digiuno, inoltre, i livelli di insulina sono naturalmente più bassi.
Ne consegue che camminare a stomaco vuoto possa contribuire a migliorare la sensibilità all'insulina. Resta tassativa - impone l’esperto - la massima idratazione”.
fonte https://www.gazzetta.it/fitness/allenamento 2025