Gli amici fanno bene alla salute, lo dice la scienza
La solitudine, oltre a renderci tristi e depressi, è correlata sempre più strettamente a molte malattie
Avere tanti amici e una vita sociale piena e appagante è fondamentale anche mantenersi in buona salute.
Medici e scienziati ripetono da tempo quello che per molti è un’esperienza vissuta in prima persona: la solitudine fa male all'anima, ma anche al corpo.
Ci sono sempre nuovi studi che lo confermano e che sottolineano l’importanza di una rete amicale di supporto in tutte le età della vita.
Di recente sono state scoperte addirittura alcune proteine associate nello specifico agli stati di isolamento sociale, con conseguenze negative sull’efficienza del sistema immunitario e sul benessere del cervello.
CON POCHI AMICI CI SI AMMALA DI PIÙ - Il fatto di poter contare su una valida rete di affetti, familiari o amicali, solida e ben strutturata, riduce il rischio di ammalarsi di malattie cardiache, ictus o diabete perché mette il sistema immunitario in condizioni di lavorare meglio e in modo più efficiente.
Chi è solo, inoltre, tende a prendersi meno cura di se stesso, a trascurare la prevenzione ed essere meno propenso a "volersi bene". Inoltre, secondo un recente studio anglo-cinese, pubblicato sulla rivista scientifica "Nature Human Behaviour", chi vive isolato, ma anche semplicemente si sente in questa condizione, è esposto a un gruppo di proteine collegate specificamente all'isolamento sociale e responsabili di un sensibile deterioramento della buona salute.
Gli scienziati sono giunti a questa conclusione dopo aver analizzato i campioni sanguigni di oltre 42.000 individui depositati nella UK Biobank, individuando oltre 170 sostanze legate all'isolamento sociale e un'altra ventina correlate alla percezione di "sentirsi soli".
Tutte queste molecole sarebbero coinvolte in processi infiammatori, reazioni allo stress e conseguenti riposte immunitarie, tra cui colesterolo alto, resistenza insulinica, aterosclerosi con conseguente aumento del rischio cardiaco, e perfino tumori.
La presenza di queste sostanze sembra dunque manifestare le ripercussioni sull'organismo del senso di solitudine, un disagio che, oltre a intristire l'anima, fa ammalare anche il corpo.
GLI AMICI FANNO BENE AL CERVELLO –
L’amicizia e la buona compagnia sono un elemento di fondamentale importanza anche per il benessere del cervello, in tutte età, ma in particolare quando l’età avanza, già a partire dai cinquant’anni.
Uno studio dell'Università del Michigan ha sottolineato che i soggetti che hanno più amici intimi ha più cura di sé e segue con più precisione le terapie prescritte.
La ricerca, una delle più ampie mai condotte sull’argomento, ha coinvolto 323.200 partecipanti provenienti da 99 paesi.
Pubblicato sulla rivista scientifica “Frontiers of Psychology”, lo studio sottolinea che la solitudine è una spirale negativa: chi si sente solo e isolato infatti spesso può andare incontro con più facilità a una serie di comportamenti negativi come l’aggressività e la paura, che a loro volta aumentano il disagio e la propensione a stare soli.
Lo studio si è basato sulla "World Values ??Survey", dalla quale sono stati estratti dati di vario genere, incluse informazioni su amicizia, salute, felicità, variabili economiche e variabili culturali.
Lo studio ha sottolineato che in tutto il mondo coloro che investono nelle amicizie godono di una migliore salute fisica e psicologica, in particolare gli anziani o quelli con meno istruzione o che vivono in contesti più poveri. “Abbiamo scoperto che dare valore all’amicizia faceva bene alla salute e al benessere delle persone indipendentemente da dove vivevano.
Tuttavia, considerare le amicizie come una parte fondamentale della vita è più importante in alcune culture rispetto ad altre”, hanno dichiarato i ricercatori
CHI TROVA UN AMICO TROVA UN TESORO -
Le amicizie, oltre a rendere più bella e più piacevole la nostra vita, ci fanno diventare più ricchi anche a livello cerebrale, perché stimolano lo sviluppo di alcune aree del cervello, in particolare quelle del circuito talamo-amigdala, la "centralina" delle emozioni: le relazioni amicali creano nuove connessioni neurali e stimolano i circuiti dopaminergici del cervello, potenziando la nostra capacità di godere delle sensazioni piacevoli e alimentando la nostra curiosità.
Numerose ricerche, ma anche la diretta esperienza di moltissime persone, hanno sottolineato l'importanza dell'amicizia nei momenti difficili nel proteggerci da ansia, depressione e isolamento sociale, Questo ruolo è vivo e reale in tutte le età della vita, ma si manifesta con particolare intensità sia nell'età evolutiva, quando una solida rete di amicizie riduce il rischio di diventare preda di bullismo e di vittimizzazione sociale, sia in quella adulta, quando agevola un migliore adattamento in caso di eventi fortemente stressanti e destabilizzanti.
Per questo sono ancora più allarmanti i dati dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, secondo cui circa il 25% degli anziani soffre di isolamento sociale, mentre una quota tra il 5% e il 15% di adolescenti dichiara di sentirsi solo.
COME FARE PER CREARE NUOVI RAPPORTI DI AMICIZIA –
Purtroppo, man mano che ci si inoltra nell’età adulta, farsi dei nuovi amici diventa sempre più difficile.
Le maggiori difficoltà nel creare nuovi legami e soprattutto di coltivarli fino a trasformare in amicizia una semplice conoscenza, sono il poco tempo a disposizione, la difficoltà nell’incontrare persone che sentiamo realmente affini, la diffidenza che manifestiamo nei confronti di persone estranee e la difficoltà nel concedere loro fiducia e confidenza.
Per questo è particolarmente utile fare ogni sforzo per conservare e mantenere vivi i legami che già abbiamo, compresi quelli di vecchissima data, magari risalenti ai tempi della scuola.
fonte https://www.tgcom24.mediaset.it/