Ecco quali sono gli alimenti che aumentano il rischio di tumore al colon-retto

Ecco quali sono gli alimenti che aumentano il rischio di tumore al colon-retto

Una nuova ricerca ha scoperto come un'alimentazione poco sana possa aumentare il rischio di tumore colon-rettale, una neoplasia sempre più diagnosticata nei giovani. Scopriamo quali sono i cibi 'incriminati'

Negli ultimi 30 anni le diagnosi di cancro tra gli under 50 sono aumentate del 79 per cento. 
Ed entro il 2030 si stima che cresceranno di un ulteriore 31 per cento: l’incremento dovrebbe riguardare in particolare i 40enni. 
A colpire di più il cancro del seno, della trachea, dei bronchi, dei polmoni, di stomaco e del colon-retto. 
Un trend legato, secondo gli esperti, alla diffusione di stili di vita scorretti e a un’alimentazione poco sana. 
Per ridurre il rischio di tumori intestinali, le principali autorità sanitarie (tra cui l'Organizzazione Mondiale della Sanita'), raccomandano di aumentare l'assunzione di fibre e migliorare le proprie abitudini alimentari.

A supportare questa indicazione due nuovi studi del Flinders Health and Medical Research Institute dell'Università di Flinders di Adelaide (Australia), che hanno rilevato un'associazione statisticamente significativa tra le diete basate su carni rosse e lavorate, cibi ultraprocessati, bevande zuccherate e altri alimenti, e i tumori intestinali, come il cancro al colon-retto. 
D'altro canto, le diete salutari, basate su un'abbondanza di frutta, verdura, cereali integrali, pesce, legumi e latticini, sarebbero in grado di proteggere dal rischio di tumori gastrointestinali, e di migliorare gli esiti di queste malattie. I dettagli delle ricerche sono stati pubblicati sulle riviste European Journal of Nutrition e Nutrition Reviews.

Cosa dicono gli studi
Nel primo studio, i ricercatori hanno revisionato una trentina di ricerche identificando due modelli alimentari: uno "sano", caratterizzato da un consumo maggiore di frutta, verdura, cereali integrali, legumi e latticini; e un altro "non sano", basato principalmente sul consumo di carni rosse e lavorate, alcol, bevande raffinate e zuccherate. 
Incrociando i dati relativi all'incidenza del cancro colon-rettale con i modelli alimentari seguiti dai partecipanti, hanno scoperto che chi seguiva la dieta sana aveva un rischio ridotto di cancro all'intestino dell'8 percento, mentre chi seguiva quella non sana aveva un rischio superiore del 16 percento.

Nel secondo studio, i ricercatori hanno esaminato i dati dello studio multicentrico Prostate, Lung, Colorectal, and Ovarian Cancer Screening (PLCO), identificando anche in questo caso due modelli alimentari distinti: uno basato su un consumo elevato di carboidrati, folati e bassi livelli di acidi grassi, e un altro basato su un consumo elevato di fibre e acidi grassi insaturi. 
Dall'analisi dei dati è emerso che chi seguiva il secondo tipo di dieta aveva un rischio ridotto di cancro colon-rettale e cancro al colon. 
"Abbiamo individuato - ha affermato il dott. Yohannes Melaku, autore dello studio - molti collegamenti diretti tra cattive scelte alimentari e tumori dell'apparato digerente. 
In particolare abbiamo scoperto che una dieta ricca di grassi sani e verdure, abbinata a un consumo limitato di zuccheri e alcol, potrebbe potenzialmente ridurre il rischio di cancro all'intestino e di altri tipi di cancro".


I cibi che riducono il rischio di cancro al colon
Secondo i ricercatori, alcuni alimenti ricchi di antiossidanti (come le verdure, i legumi e la frutta) ridurrebbe il rischio di ammalarsi di cancro al colon-retto, grazie alla loro azione antinfiammatoria. 
D'altro canto, alimenti come carni rosse e cibi ultraprocessati, con la loro azione infiammatoria aumenterebbero il rischio, influendo negativamente sull'equilibrio del microbiota intestinale.

"Le cattive abitudini alimentari, caratterizzate da un elevato consumo di carni rosse e lavorate, fast food, cereali raffinati, alcol e bevande zuccherate - ha affermato Melaku - presentano una preoccupante correlazione con un aumento del rischio di tumori gastrointestinali. 
Con questi studi abbiamo scoperto che gli alimenti ricchi di fibre come frutta e verdura promuovono batteri intestinali sani che possono ridurre l'infiammazione. 
L'enfasi sulle fibre e sui grassi sani dovrebbe essere parte integrante della dieta di tutti". "I tumori gastrointestinali, tra cui il cancro dell'esofago, dello stomaco, del pancreas, dell'intestino tenue, del colon, del retto e dell’ano - ha ricordato Melaku - sono responsabili di 1 caso di cancro su 4 e di 1 decesso su 3 per cancro in tutto il mondo. 
Mentre la consapevolezza di questo trend aumenta, la nostra ricerca serve a ricordare il potere che la nutrizione ha nella prevenzione delle malattie".

Cosa dicono le linee guida nutrizionali
I risultati di questa ricerca supportano le linee guida del World Cancer Research Fund (WCRF) e dell'American Institute for Cancer Research (AICR), che promuovono diete ricche di cereali integrali, verdura, frutta e legumi, limitando al contempo la carne rossa e lavorata, le bevande zuccherate e gli alimenti trasformati. 
"I nostri risultati non solo rafforzano le linee guida stabilite - ha affermato Melaku -, ma evidenziano anche le scelte alimentari che possono proteggere in modo proattivo da questa malattia, come ad esempio aumentare l'assunzione di fibre. 
Avere una dieta sana è uno dei modi più semplici per migliorare la nostra salute generale e ridurre il rischio di malattie, tra cui il cancro".

"Tuttavia - ha concluso la prof.ssa Amy Reynolds, una delle autrici dello studio -, sebbene i nostri risultati siano promettenti, è necessario svolgere ulteriori ricerche concentrandosi maggiormente sulla nutrizione in ambito clinico, utilizzando biomarcatori nutrizionali per comprendere meglio la relazione tra dieta e cancro gastrointestinale. 
Dobbiamo capire in che modo diversi modelli alimentari possono influenzare il rischio di sviluppare tumori dell'apparato digerente".


Fonte https://www.milanotoday   2024
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