Arieggiare la casa in inverno: è davvero salutare farlo ogni giorno? La parola alla scienza
La parola alla scienza Parliamo di un'abitudine domestica che per molti è un'ossessione. Anche con temperature polari. È davvero salutare? E, se sì, come praticarla nel modo corretto? Ce lo spiegano un microbiologo e un'esperta di ambiente
Arieggiare la casa in inverno: siamo sicuri che sia un'abitudine sana? Due esperti ce ne spiegano benefici e limiti.
Oltre a quanto e quando farlo
Sono una di quelle persone che ogni mattina, a prescindere dal fatto che fuori splenda il sole, piova, nevichi o soffi il vento, spalanca le finestre di casa per cambiare aria. Per me, non è solo un'abitudine, ma anche una sorta di rituale energizzante, che segna l'inizio della giornata, e non rinuncio a eseguirlo nemmeno nei mesi invernali, per quanto rigide possano essere le temperature.
Devo ammettere, tuttavia, che non tutti, nella mia famiglia, sono d'accordo e, qualche tempo fa, anche un amico microbiologo ha espresso qualche perplessità in merito: «Non rende l'ambiente sterile e può introdurvi batteri e funghi provenienti dall'esterno», mi ha spiegato, suscitando in me qualche comprensibile dubbio.
Arieggiare la casa: i benefici
Ho deciso di approfondire l'argomento e sono giunta alla conclusione che, sebbene le osservazioni del mio amico microbiologo siano scientificamente inoppugnabili, questo non significa che arieggiare la casa non sia necessario, anzi.
Tra gli autorevoli pareri che ho ascoltato a questo riguardo c'è quello di María Dolores Cima Cabal, biologa e direttrice del Master in Gestione dell'Ambiente e dell'Energia nelle Organizzazioni presso la Universidad Internacional de la Rioja (UNIR), in Spagna: «È vero che aprire le finestre può introdurre nell'ambiente domestico polvere, pollini, agenti inquinanti e persino microrganismi», ha spiegato. «Tuttavia, arieggiare è sempre un'abitudine salutare, perché riduce l'accumulo di anidride carbonica prodottosi durante la notte e di altri composti chimici che possono essere presenti in casa. Serve anche a limitare la densità di quei microrganismi che proliferano in ambienti chiusi, soprattutto in presenza di umidità o scarsa igiene».
Dello stesso parere è il virologo Estanislao Nistal, professore di microbiologia presso l'Universidad CEU San Pablo di Madrid, il quale sottolinea anche i vantaggi che arieggiare quotidianamente comporta in termini di riduzione degli odori, di diminuzione della concentrazione di particelle nocive e, in generale, di miglioramento della qualità dell'aria in casa.
Nel caso specifico dei batteri e dei funghi che, dall'esterno, possono introdursi nell'ambiente domestico, l'esperto spiega che questi ultimi, nella maggior parte dei casi, non rappresentano un problema per la salute, in quanto molti di essi sono innocui e fanno parte dell'ecosistema naturale. Aggiunge che arieggiare riduce l'umidità e la formazione di muffe, nonché la concentrazione di composti chimici emessi dai prodotti per la pulizia o da alcuni elementi decorativi della casa.
Quanto a lungo arieggiare? E quando?
Ma quali sono le regole per arieggiare in modo adeguato senza disperdere troppo calore durante i mesi invernali? Sia Cima Cabal sia Nistal concordano riguardo al fatto che l'arieggiamento dovrebbe durare tra i 10 e i 20 minuti. «È un lasso di tempo sufficiente per rinnovare l'aria, senza disperdere in modo eccessivo l'energia termica utilizzata per il riscaldamento durante l'inverno», dice Cima Cabal.
E per quanto riguarda il momento migliore della giornata? Nistal consiglia di arieggiare nelle prime ore del mattino, quando nell'atmosfera è presente una minore concentrazione di sostanze inquinanti.
Non sterilizza l'ambiente
Quanto all'argomentazione avanzata dal mio amico microbiologo in merito al fatto che arieggiare non rende l'ambiente sterile, Nistal si è detto d'accordo, ma ha anche aggiunto: «Sebbene non sterilizzi l'ambiente, cambiare l'aria riduce la possibilità che microrganismi patogeni si accumulino negli spazi chiusi, favorendo il rischio di infezione per le persone che li abitano.
E comunque vivere in un ambiente sterile non è necessario, in quanto il nostro sistema immunitario è predisposto a interagire con la maggior parte dei microrganismi.
L'obiettivo dell'arieggiamento non dovrebbe essere quello di creare un ambiente sterile, bensì quello di mantenere l'aria pulita».
Dobbiamo farlo anche se viviamo da soli?
E ora la domanda che, a questo punto, tutti i lettori single si staranno probabilmente ponendo: è necessario arieggiare ogni giorno l'ambiente domestico anche quando si vive da soli?
La risposta di Cima Cabal è un incondizionato sì. «È vero che arieggiare riduce significativamente il rischio di trasmissione di malattie respiratorie tra persone che condividono gli spazi domestici, ma si tratta di una pratica fondamentale anche se si vive da soli», dice. «In uno spazio chiuso, infatti, l'aria è satura di anidride carbonica, umidità e inquinanti generati dalle attività quotidiane, come cucinare, fare la doccia, pulire la casa». E Nistal aggiunge: «Certo, non è una panacea, ma resta comunque una buona pratica per creare uno spazio abitativo sano, a prescindere dal numero di persone che lo abitano».
novembre 2024 fonte vogue.it