Microbiota e perdita di peso
Uno studio sui topi
by: https://www.lanutrizione.it
L’obesità è una delle principali sfide sanitarie a livello globale e le attuali strategie di trattamento, come modifiche dello stile di vita, farmaci e interventi chirurgici, spesso non sono sufficienti per risolvere il problema. Questo ha spinto la ricerca verso nuovi approcci per favorire la perdita di peso. Uno di questi approcci innovativi è rappresentato dall’acido linoleico coniugato (CLA), in particolare l’isomero 10,12 (10,12 CLA), un acido grasso naturale che ha dimostrato di essere efficace nell’aumentare il dispendio energetico e promuovere la perdita di peso nei topi obesi. Ma un aspetto altrettanto interessante è il suo impatto sul microbiota intestinale, che sembra giocare un ruolo cruciale in questo processo.
Come il CLA 10,12 promuove la perdita di peso
Il CLA 10,12 è noto per aumentare l’ossidazione dei grassi e favorire l’imbrunimento del tessuto adiposo bianco, una trasformazione che rende il grasso più simile a quello bruno, noto per bruciare energia. Questo fenomeno porta a un incremento del dispendio energetico, il che rende più facile per i topi obesi perdere peso.
Parallelamente, il CLA 10,12 sembra avere un impatto significativo anche sul microbiota intestinale. I ricercatori hanno osservato che nei topi trattati con questo acido grasso, il microbiota intestinale si arricchisce di batteri che producono acidi grassi a catena corta (SCFA), molecole che hanno effetti benefici sul metabolismo. In particolare, si è riscontrato un aumento di butirrato nelle feci e di acetato nel plasma, entrambe sostanze che contribuiscono a migliorare la salute metabolica.
Lo studio: il Ruolo del microbiota intestinale
Per comprendere meglio se i cambiamenti nel microbiota siano necessari per la perdita di peso indotta dal CLA 10,12, i ricercatori hanno condotto uno studio su topi maschi adulti con obesità indotta dalla dieta. Alcuni di questi topi sono stati trattati con antibiotici ad ampio spettro (ABX) per alterare il microbiota intestinale, mentre altri hanno ricevuto un trapianto di microbi intestinali da topi che avevano perso peso grazie all’integrazione con CLA 10,12.
I risultati hanno mostrato che, sebbene la perturbazione del microbiota tramite ABX non abbia influenzato drasticamente il peso corporeo, i topi trattati con antibiotici erano più resistenti all’aumento del dispendio energetico e alla perdita di grasso che il CLA 10,12 solitamente induce. Questo suggerisce che il microbiota intestinale gioca un ruolo essenziale nel massimizzare gli effetti del CLA 10,12 sulla perdita di peso.
D’altra parte, i topi a cui erano stati trapiantati i microbi intestinali di donatori trattati con CLA 10,12 hanno mostrato un miglioramento nel metabolismo del glucosio e una maggiore produzione di butirrato. Ciò conferma ulteriormente che i cambiamenti indotti nel microbiota hanno effetti metabolici positivi, anche se distinti dagli effetti diretti del CLA.
Significato clinico
Questo studio rivela un collegamento cruciale tra il microbiota intestinale e la perdita di peso mediata dal CLA 10,12. I dati suggeriscono che il microbiota intestinale non solo influenza il bilancio energetico e il metabolismo del glucosio, ma può anche amplificare l’efficacia di specifici nutrienti, come il CLA 10,12, nella gestione dell’obesità.
Il fatto che il trapianto del microbiota da topi che avevano perso peso migliori il metabolismo del glucosio in altri topi offre nuove prospettive per sviluppare terapie basate sul microbiota per la gestione del peso e delle malattie metaboliche. In futuro, interventi che combinano modifiche della dieta, l’uso di acidi grassi specifici come il CLA e la modulazione del microbiota intestinale potrebbero rappresentare un approccio innovativo e promettente per combattere l’obesità.
Bigliografia: Meifan Zhang, Yue S Yin, Karolline S May et al.
Fonti : Mol Metab. 2024 Nov:89:102029. doi: 10.1016/j.molmet.2024.102029