L'acido folico spiegato bene da due esperte dottoresse

L'acido folico spiegato bene da due esperte dottoresse

Tutto ciò che c’è da sapere sull'acido folico e cosa occorre fare per assicurarselo a tavola, spiegato dalle esperte della Società Italiana di Nutrizione Umana

Acido folico, a cosa serve e dove si trova? 
Raccomandato durante la gravidanza, l’acido folico è una vitamina che oggi si trova in diversi prodotti alimentari che ne sarebbero naturalmente privi come snack, barrette e tanti altri. Ma l’acido folico, a cosa serve e dove si trova? Abbiamo girato la domanda alla professoressa Isabella Savini, professore associato di scienze dietetiche e alla dottoressa Stefania Ruggeri, docente a contratto all’università degli Studi di Roma Tor Vergata, entrambe esperte della Società italiana di nutrizione umana (SINU).

Che cos’è l’acido folico?
«L’acido folico appartiene alla classe delle vitamine idrosolubili del gruppo B» spiega la professoressa Isabella Savini. «Più correttamente, le forme vitaminiche naturalmente presenti negli alimenti vengono chiamate folati, mentre l’acido folico (acido pteroil-monoglutammico) è la forma chimica utilizzata nei supplementi e negli alimenti fortificati».

A cosa serve l’acido folico?
«Per molti anni, a partire dalla sua scoperta avvenuta negli anni Quaranta del secolo scorso, l’acido folico è stato utilizzato per il trattamento delle anemie» dice la professoressa Isabella Savini. «Successivamente sono state identificate le sue funzioni biologiche quali la sintesi degli acidi nucleici e degli aminoacidi. 
I folati, insieme ad altre vitamine del gruppo B, partecipano anche al metabolismo dell’omocisteina. Dall’inizio degli anni Ottanta è stata confermata l’associazione tra carenza di folati ed esiti avversi nella riproduzione tra cui i difetti del tubo neurale, le cardiopatie congenite e la prematurità». 
Ma l’acido folico non è importante solo in gravidanza. «L’acido folico, o meglio i folati, svolgono un ruolo chiave in diverse funzioni dell’organismo e nella prevenzione di diverse patologie tra cui quelle cardio-cerebrovascolari, neurologiche e di alcune forme di  tumori» dice l’esperta. «I folati potrebbero avere un effetto protettivo anche su alcune forme di demenza e declino cognitivo come è stato di recente evidenziato da una recente meta-analisi, anche se dalle attuali evidenze scientifiche non è possibile valutare una relazione dose-risposta tra assunzione di folati e queste condizioni».

Cosa fa abbassare i livelli di folati nel sangue
Quali sono le cause principali di carenza di folati? «La carenza di folati è principalmente causata da una dieta inadeguata con bassi apporti di frutta e verdura. Ulteriori possibili cause di stati carenziali sono la presenza di particolari profili genetici (ad es., MTHFR C677T, A1298C e G1793A), le sindromi da malassorbimento, l’assunzione cronica di alcol, il tabagismo e alcuni trattamenti farmacologici» spiega la professoressa Isabella Savini.

Quali sono i sintomi in caso di carenza di acido folico?
«I sintomi della carenza di folati (acido folico) sono difficili da identificare in quanto le manifestazioni cliniche principali della carenza, quali l’anemia, sono sovrapponibili a quelli descritti per la carenza di vitamina B12, tra cui la debolezza muscolare, la confusione, la stanchezza, ma con un minor interessamento del sistema nervoso centrale» spiega la professoressa Isabella Savini. 
«In caso di carenza di acido folico possono essere presenti anche sintomi gastrointestinali. Queste alterazioni sono causate dalla diminuita sintesi del Dna che si manifesta soprattutto nei tessuti a elevato ritmo di moltiplicazione cellulare, come le cellule del sangue e dell’epitelio intestinale» spiega l’esperta. Ma cosa succede in caso di carenza di acido folico? «La carenza di folati può determinare per esempio elevati livelli di omocisteina nel sangue, incrementando il rischio di patologie cardio-cerebrovascolari, neoplastiche e neurodegenerative».

In quali cibi si trova l’acido folico
Cosa fare per assicurarsi l’acido folico? Quali sono gli alimenti che ne sono più ricchi di folati? «Gli alimenti che apportano un maggiore contenuto di acido folico sono frutta e verdura, cereali integrali, legumi e frutta secca» dice la biologa nutrizionista Stefania Ruggeri. «Tra le varietà di frutta più ricche nel periodo estivo spiccano le fragole e frutti di bosco e, in minori quantità, il melone. 
Tra le varietà di ortaggi e verdure che vantano ottime quantità di folati ci sono asparagi, broccoletti, broccoli, carciofi, spinaci e rucola» dice l’esperta. «Ottime fonti di folati sono poi i legumi come i fagioli, le fave, i ceci e le lenticchie e la frutta secca a guscio non tostata, per esempio le noci e le mandorle. 
Se ogni giorno si consumano quattro o cinque di questi alimenti si può arrivare a coprire il fabbisogno giornaliero di acido folico che secondo le nuove indicazioni della quinta revisione LARN del 2024, è di 330 microgrammi». 
Ma occorre seguire alcune accortezze per migliorare l’assorbimento di queste preziose vitamine, che sono molto sensibili al calore. «Per evitare di degradarle e riuscire ad assorbirle al meglio occorre consumare crudi quando più è possibile gli alimenti che ne sono ricchi, oppure cuocerli rapidamente e in poca acqua. Tra le migliori modalità di cottura da utilizzare soprattutto per le verdure c’è quella al vapore, che riesce a mantenere quasi inalterato il loro contenuto».

Gli integratori di acido folico
L’acido folico può essere assunto anche come integratore. «La supplementazione con acido folico è fondamentale nelle donne che stanno programmando una gravidanza e nei primi 3 mesi dal concepimento» dice la biologa nutrizionista Stefania Ruggeri. 
«Le donne, in questo periodo, oltre a consumare alimenti ricchi di folati, dovrebbero assumere un supplemento di acido folico da 400 microgrammi al giorno per proteggere il feto da gravi malformazioni congenite. È fondamentale iniziare con la supplementazione di acido folico appena si inizia a pensare a una gravidanza perché purtroppo la nostra alimentazione, non più tanto ispirata alla dieta mediterranea, non assicura la quantità di folati necessaria all’organismo» suggerisce l’esperta. 
Ma come assumere l’acido folico sotto forma di integratore? Quale integratore di acido folico scegliere? «Esistono in commercio diversi integratori di acido folico sotto forma di compresse, da solo o in combinazione con altre vitamine del gruppo B e minerali. 
La scelta del tipo più adatto va personalizzata alle esigenze individuali. Per questo è sempre necessario evitare il fai da te e chiedere consiglio al proprio medico».

gazzetta.it  agosto 2024
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