Con la dieta vegetariana cuore più in forma e meno tumori
Una indagine rivisita 49 studi sui regimi alimentari.
Le diete che privilegiano verdure e frutta sembrano proteggere la salute mentre si conferma il ruolo negativo di carni rosse e salumi
Le malattie cardiovascolari e il cancro sono le principali cause di morte e di disabilità nel mondo.
Studi in tutte le parti del pianeta, su larghe coorti, hanno identificato diversi fattori di rischio modificabili e non modificabili.
Tra i primi, è emersa in piena evidenza la dieta come un notevole fattore di rischio modificabile.
Ed è emerso inoltre che un’alimentazione quotidiana con uno scarso consumo di frutta, verdure, legumi e cereali integrali, accoppiato a un alto consumo di carne, soprattutto rossa e processata, di sale, zucchero e cereali raffinati, è da modificare per sottrarsi a malattie debilitanti o morte precoce.
VEGETARIANI E VEGANI MENO "INFIAMMATI"
Di contro, si è via via affermato in tante parti del mondo l’apprezzamento per le diete “verdi”, con grande consumo di verdure e frutta e il bando alla carne e/o ai prodotti di origine animale come uova e latte. Da queste premesse è partita una ricerca di un gruppo dell’Università di Bologna che ha revisionato 49 studi internazionali per verificare l’impatto sulla salute delle diete senza carne e delle diete anche senza prodotti animali. Insomma, i regimi vegetariani e vegani. Le ricerche oggetto della review sono state pubblicate tra il primo gennaio 2000 e il 31 giugno 2023 e la ricerca bolognese, con apporti anche internazionali, è uscita su Plos One.
Tra i risultati, si è visto che nei vegetariani in confronto agli onnivori c’era una riduzione del colesterolo Ldl e totale, della glicemia e dell’emoglobina glicata, dell’indice di massa corporea e più bassi livelli di infiammazione.
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