Riso rosso fermentato: perché è utile contro il colesterolo e quanto assumerne

Riso rosso fermentato: perché è utile contro il colesterolo e quanto assumerne

Un grande aiuto per abbassare un valore del sangue molto pericoloso per la salute cardiovascolare

Il colesterolo è l’incubo di ogni analisi del sangue: quello LDL (il cosiddetto “colesterolo cattivo”) è un fattore di rischio per il sistema cardiovascolare, e tenerlo basso è fondamentale. 
Per farlo è necessario seguire una dieta equilibrato e praticare attività fisica, nell’ottica di uno stile di vita sano, ma a volte – quando è alto – è necessario intervenire diversamente. Se i livelli di colesterolo sono alti, ma non troppo, si può intervenire anche con un’alternativa naturale alle statine: il riso rosso fermentato.

RISO ROSSO FERMENTATO: COS'È E PERCHÉ ABBASSA IL COLESTEROLO—  

Il riso rosso fermentato è un integratore che si ottiene grazie alla fermentazione del Monascus Purpureus, un lievito di colore rosso, su del riso bianco. Questo lievito produce la monacolina K, una sostanza che contribuisce a mantenere nella norma i livelli di colesterolo, come confermato dall’Efsa, l’autorità europea per la sicurezza alimentare. 
Ciò avviene perché la monacolina K presenta una struttura simile alla Iovastatina, presente nei farmaci per contrastare il colesterolo alto. 

Non bisogna però confondere il riso rosso fermentato con il normale riso rosso, che essendo privo della monacolina K non ha effetti sul colesterolo. 
Oltre ad abbassare il colesterolo fino al 20-25%, il riso rosso fermentato agisce anche contro diarrea e indigestione, migliora la circolazione del sangue e contribuisce a mantenere in salute lo stomaco e la milza.

RISO ROSSO FERMENTATO PER IL COLESTEROLO: QUANTO ASSUMERNE?—  
Proprio perché il principio base non è così diverso da quello delle statine, che possono avere effetti avversi sul fegato, l’Efsa ha posto un limite alla dose giornaliera assumibile di riso rosso fermentato: non più di 3 mg al giorno, in modo da evitare effetti avversi nei confronti del fegato e dell’apparato gastrointestinale, simili a quelli relativi all’eccesso di statine. 
Proprio per questo, il riso rosso fermentato non andrebbe assunto da chi ha problemi epatici, consuma quotidianamente alcolici o sta seguendo terapie per il fegato.

Fonte gazzetta.it    2024
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