Digiuno intermittente o calcolo delle calorie? Il metodo più efficace fra i due per dimagrire secondo la scienza

Digiuno intermittente o calcolo delle calorie? Il metodo più efficace fra i due per dimagrire secondo la scienza

Quando si decide di perdere peso, non si sa mai quale dieta seguire. Una recentissima ricerca scientifica ha comparato il digiuno intermittente con il computo delle calorie, per vedere quale dei due fosse più efficace. Ecco i risultati

Obiettivo: perdere peso. Subito sorge una domanda spontanea: quale dieta seguire? Per tanto tempo, il filone nutrizionistico-dietistico si è basato sul calcolo delle calorie. Fino all’avvento di nuovi tipi di dieta, che invece di basarsi su questo computo preciso, prevedono porzioni magari maggiori, ma concentrate su un determinato nutriente o in particolari momenti del giorno. 
È il caso qui del digiuno intermittente, che prevede l’introduzione di cibi solidi in determinate finestre temporali nell’arco delle 24 ore.

Quale metodo è il migliore per perdere i chili in eccesso? Alcuni scienziati si sono posti la questione e hanno approfondito, svolgendo delle ricerche, le quali hanno dimostrato che entrambi possono produrre risultati simili in una popolazione etnicamente diversificata di adulti con obesità.

Digiuno intermittente o calcolo delle calorie? Ecco cosa dice la ricerca

Una recentissima ricerca, pubblicata su Annals of Internal Medicine, è una delle prime a considerare queste due strategie alimentari isolatamente. Lo scopo? «Dato che il digiuno intermittente è spesso più semplice da praticare per chi segue una dieta rispetto al monitoraggio di ogni caloria durante ogni pasto, abbiamo voluto verificare se fosse anche più efficace», ha affermato Shuhao Lin, ricercatore principale dello studio e dietista registrato presso l'Università dell'Illinois a Chicago, intervistato dalla testata Health.

Per lo studio, Lin e i suoi colleghi hanno reclutato 90 adulti affetti da obesità, con un'età media di 40 anni, dei quali il 33% era afroamericano e il 46% ispanico. 
I ricercatori hanno diviso i partecipanti in tre gruppi: uno poteva mangiare solo tra mezzogiorno e le 20, uno ha limitato il regolare apporto calorico giornaliero del 25% e un altro non ha apportato modifiche alla dieta. 
77 partecipanti hanno portato a termine lo studio nell’arco di un anno.

Ebbene, i risultati attestano che coloro che seguivano il digiuno intermittente e coloro che contavano le calorie hanno riportato cali di peso sorprendentemente simili. «Con il nostro studio abbiamo appurato che accorciando a 8 ore la finestra temporale in cui era possibile alimentarsi, le persone hanno introdotto la stessa quantità di calorie assunte con il metodo del computo: circa 400 kcal al giorno in entrambi i gruppi».

Entrambi i gruppi hanno perso circa il 5% del loro peso corporeo, ma… attenzione alla glicemia

I due metodi di perdita di peso hanno riportato un calo corporeo pari al 5% della massa, ma non è stato lo stesso per la glicemia. 
Le persone che seguivano il digiuno intermittente avevano migliorato la sensibilità all’insulina, riportando un miglior controllo della glicemia.

Lin ipotizza però che potrebbe darsi che questi partecipanti partivano con una sensibilità all’insulina peggiore rispetto agli altri: «Sono necessarie ulteriori ricerche per studiare come un’alimentazione limitata nel tempo possa aiutare le persone con ridotta sensibilità all’insulina e diabete di tipo 2. 
Tuttavia, questi dati mostrano tutto il potenziale del digiuno intermittente».

E se si allungasse il periodo di esame dei due metodi?
Ma se si confrontassero i due approcci per un periodo di tempo più lungo, i risultati sarebbero gli stessi? Uno studio pubblicato nel gennaio 2023 sul Journal of the American Heart Association ha rilevato che dopo sei anni, i partecipanti che hanno limitato le calorie hanno perso più peso rispetto a quelli che hanno continuato una dieta a digiuno intermittente: questi ultimi, anzi, avevano addirittura maggiori probabilità di aumentare di peso nel tempo.

Le prospettive di questo studio
Le intenzioni di proseguire lo studio, allargando le prospettive, ci sono: «Penso che il prossimo passo importante in questo campo sarà quello di espandere il campione – ha precisato Lin – Per esempio, abbiamo bisogno di ulteriori ricerche per vedere se un'alimentazione limitata nel tempo è sicura ed efficace per le persone con diabete di tipo 2, cancro o altre malattie metaboliche. Sarebbe anche interessante comparare il digiuno intermittente con terapie farmacologiche per la perdita di peso».

Digiuno intermittente o calcolo delle calorie? Scegliete sulla base delle vostre esigenze

Commentando i risultati di questo studio, la nutrizionista Melissa Mitri ha dichiarato a Health che probabilmente il digiuno intermittente consente una perdita di peso simile al conteggio delle calorie, in quanto «abbreviando la finestra alimentare, probabilmente si consumano meno calorie in quell’arco di tempo. 
Inoltre, il digiuno intermittente può aiutare a prevenire gli spuntini a tarda notte e a ridurre l'appetito durante il giorno. 
Però, affinché sia ancora più efficace, occorre concentrarsi sulla qualità degli alimenti introdotti, ovvero per esempio dare la priorità a cibi integrali e a basso contenuto di calorie e grassi».

In merito al calcolo delle calorie, invece, è utile ricordare che non tutte le calorie sono uguali. Alcune, infatti, come quelle contenute nei carboidrati complessi e nelle fibre, sono migliori, in quanto più sazianti.

Quindi, quale metodo scegliere per perdere davvero peso? «Bisogna tener conto delle proprie preferenze e abitudini personali. 
Se non vi piace o non siete avvezzi nel contare le calorie e nell’usare un’app per registrare gli alimenti, allora il digiuno intermittente potrebbe essere la soluzione. 
Al contrario, se patite la fame quando rimanete troppo tempo senza mangiare, allora il conteggio delle calorie potrebbe essere ideale», conclude Mitri.

Al di là del regime alimentare da seguire, per asciugare il fisico e stare bene dal punto di vista salutare, è fondamentale sempre alimentarsi in modo equilibrato, e in questo può essere utile farsi seguire da uno specialista della nutrizione e affiancare alla dieta dell’esercizio fisico regolare.

Fonte Vanity Fair   ottobre 2023
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