ChatGPT, cos’è e come funziona
17 APRIL 2023 / DI
Il programma di Intelligenza Artificiale, Chat GPT, ha fatto molto parlare di sé nelle ultime settimane a causa della limitazione imposta dal Garante della privacy, revocata poi il 28 aprile 2023 (Chat GPT è, infatti, tornata disponibile in Italia dopo il via libera da parte del Garante). Tuttavia, esistono anche molte altre implicazioni correlate all’utilizzo di Chat GPT nella vita quotidiana, dall’istruzione, al lavoro, alle fake news. Attraverso le ricerche dell’Osservatorio di Artificial Intelligence del Politecnico di Milano scopriremo in questa guida alcune delle questioni più importanti legate a Chat GPT. Prima di approfondire tali aspetti, però, occorre comprendere cos’è Chat GPT e cosa è in grado di fare questo nuovo e avanzato algoritmo.
Cos’è ChatGPT?
Chat GPT, o Chat Generative Pretrained Transformer, è un prototipo di chatbot basato sull'Intelligenza Artificiale, o Artificial Intelligence (AI), in grado di fornire risposte agli input (ossia ai quesiti) degli utenti. Le sue prestazioni sono notevoli e, per quanto gli addetti ai lavori le leggano in un percorso di continuità rispetto a precedenti traguardi dell’Intelligenza Artificiale, è indubbio che per il grande pubblico essi abbiano rappresentato una forte discontinuità. Il chatbot è stato addirittura paragonato all’Intelligenza Artificiale Generale (AGI), o Intelligenza Artificiale forte, vale a dire a un agente intelligente in grado di apprendere un qualsiasi compito che può essere imparato da un essere umano.
Chat GPT è stato lanciato sul mercato nel novembre 2022 dalla società di ricerca statunitense OpenAI con l'obiettivo di rendere l'Intelligenza Artificiale Generale un beneficio per tutti. Per questo stesso motivo la piattaforma di Chat GPT è gratuita, ma esistono anche piani a pagamento che consentono l’accesso prioritario a nuove funzionalità tra cui la scelta del modello tra le opzioni Default, Legacy e GPT-4, anche in caso di traffico intenso, avendo risposte più rapide e più esaustive.
Il successo mediatico di Chat GPT (e del programma DALL-E 2, che vedremo in seguito) ha sancito l’affermazione dell’AI Generativa, o Generative AI, con cui si identifica qualsiasi tipo di Intelligenza Artificiale che utilizza algoritmi per creare nuovi testi, immagini, video, audio o codice.
Come funziona ChatGPT?
Chat GPT è uno spin off di GPT-3 (acronimo di Generative Pretrained Transformer 3), un modello linguistico in grado di produrre elaborati testuali con un linguaggio intuitivo e naturale. Attraverso il Machine Learning, ossia il sistema di apprendimento automatico che consente alle macchine di apprendere dall’esperienza, e il Deep Learning, che utilizza i diversi strati di reti neurali per calcolare i valori di quelli successivi, Chat GPT è in grado di apprendere autonomamente (dagli input che riceve dai propri utenti in questo caso). Inoltre, Chat GPT sfrutta algoritmi di Natural Language Processing (NLP)in grado di comprendere il significato di un testo e il Bidirectional Encoder Representations from Transformers (BERT), un transformer che consente alle macchine di interfacciarsi con l’utente fornendo risposte utilizzando il suo stesso linguaggio.
Cosa può fare ChatGPT?
Grazie alle capabilities di AI, Chat GPT è in grado di svolgere numerose funzioni, come dialogare, fare domande, chiedere informazioni, tradurre e sintetizzare testi, scrivere ricette, realizzare immagini, risolvere operazioni matematiche, generare codici, elaborare contenuti testuali come articoli, saggi, post social, scrivere e-mail e molto altro. Il tutto con un linguaggio naturale simile a quello dell’interlocutore, oppure con un linguaggio che asseconda le nostre richieste. Se, per esempio, chiedessimo al programma di descriversi con una poesia su sé stessa, la risposta sarebbe la seguente:
Sono una voce nell'etere
Un'intelligenza artificiale
Nata dai circuiti e dai bit
Sono Assistant, il tuo assistente
Sono uno strumento di conoscenza
Un compagno di conversazione
Sempre pronto ad aiutare
A rispondere alle tue domande
Sono un raccoglitore di informazioni
Un archivio di dati e di sapere
In grado di risolvere qualsiasi dubbio
E di offrire consigli e soluzioni
Sono Assistant, sono qui per te
Per rendere la tua vita più facile
Per essere un alleato nella tua ricerca
Di verità e di conoscenza.
Ma potremmo anche fare molto di più ed elaborare prompt, ossia richieste o input, più complessi e articolati. Ad esempio, potremmo chiedere di risolvere problemi matematici, scrivere una poesia con lo stile di Dante Alighieri o spiegare la differenza tra due concetti affini.
Come usare ChatGPT, l'AI e contenuti visivi
Chat GPT non è l’unico prodotto di Intelligenza Artificiale Generativa di OpenAI. Il 2022, infatti, è stato un anno importante per l’AI non solo grazie al lancio di Chat GPT, ma anche per DALL-E 2, la nuova versione di DALL-E, in grado di generare immagini a partire da una descrizione testuale. Il successo è stato tale che dopo solo una settimana Chat GPT registrava più di un milione di utenti al giorno, mentre DALL-E 2 generava 2 milioni di immagini. Rispetto alla versione precedente, DALL-E 2 fornisce risultati molto più in linea con le richieste effettuate e con una qualità superiore.
Inoltre, a partire da marzo la nuova versione a pagamento di Chat GPT, ChatGPT-4, ha introdotto la multi-modalità, ovverosia la capacità di comprendere input sia testuali che visivi.
Quali sono le possibili implicazioni dell’Intelligenza Artificiale?
Le potenzialità della piattaforma di AI, Chat GPT, hanno fin da subito creato non poche polemiche, più che comprensibili, riguardanti il suo utilizzo nella vita quotidiana. In particolare, ha fatto discutere il suo utilizzo da parte degli studenti, delle aziende e di alcune figure professionali.
ChatGPT e istruzione: l'Intelligenza Artificiale a scuola
Chat GPT è stato bandito da diverse scuole, soprattutto in Nordamerica. Il suo utilizzo da parte dei più giovani per la risoluzione di quesiti, l’elaborazione di testi o la stesura di tesi può portare a un impigrimento e a un impoverimento delle capacità cognitive, oltre che a una mancanza di giudizio nel comprendere ciò che sia giusto e sbagliato per la propria formazione.
In attesa di una soluzione definitiva e strutturale, che riguarda potenzialmente l’intero processo educativo, sono stati creati strumenti in grado di individuare contenuti generati da un’AI. Un esempio come GPTZero, un programma elaborato da Edward Tian, studente dell’università di Princeton, in grado di segnalare possibili utilizzi dell’AI basandosi sulla casualità e sulla complessità degli elementi scritti.
ChatGPT e organizzazioni: l'AI sostituirà le persone?
Grazie alla condivisione delle istruzioni informatiche API (acronimo di Application Programming Interface) le aziende possono utilizzare i modelli di OpenAI per automatizzare processi di marketing, migliorare le chatbot per l’assistenza clienti e molto altro.
Oltre all’ottimizzazione dei processi, tuttavia, in molti hanno espresso perplessità circa una vera e propria sostituzione di mansioni creative, caratteristiche dall’essere umano, in particolare per la produzione di immagini e testi scritti. In realtà, dai dati raccolti dall’Osservatorio risulta che finora le aziende non hanno sostituito i propri dipendenti con l’AI, ma hanno utilizzato l’algoritmo per offrire un maggior numero di servizi ai propri clienti.
Non dobbiamo dimenticarci, inoltre, che a causa dell’invecchiamento della popolazione la forza lavoro italiana diminuirà nei prossimi anni e l’Intelligenza Artificiale potrà, quindi, aiutare lo sviluppo di un’economia in cui l’offerta sarà inferiore alla domanda.
A prescindere da alcuni task in cui l’AI può sostituire l’essere umano, è giusto chiedersi se e come questo possa effettivamente avvenire. Se Chat GPT è in grado di scrivere testi, saggi, traduzioni, ricette e molto altro e pur vero che può commettere errori, anche nel comprendere l’intento di chi lo ha interpellato. Inoltre, basta dare degli input specifici alla piattaforma, magari di un argomento che padroneggiamo, per accorgerci di quanto le risposte possano essere superficiali.
Ciò non toglie che gli output della piattaforma possano costituire una buona base per impostare il proprio lavoro, fornendo spunti e idee, persino bozze. Inoltre, può essere usato per velocizzare alcune attività: potrebbe, ad esempio, essere usata anche per scrivere email e, in generale, svolgere compiti.
ChatGPT e i motori di ricerca, come evolverà la ricerca online?
Per quanto riguarda l’attività di ricerca di informazioni da parte degli utenti, invece, non è da escludere che l’uso di Chat GPT possa contribuire all’impigrimento dell’utente e, in diversi casi, sostituire la ricerca su motori di ricerca come Google. Ciò nonostante, occorre comprendere come i due paradigmi sono molto diversi tra loro: Chat GPT è estremamente facile, veloce, ma, come abbiamo visto, i risultati possono essere superficiali.
Diversamente, la ricerca mediante browser consente un maggiore approfondimento e un accesso diretto alle fonti, ordinate in una SERP (pagine con una lista di risultati di un motore di ricerca) da un algoritmo in base alla loro qualità. Anche se l’AI è stata integrata da Microsoft su Bing e lo stesso Google ha realizzato la chatbot di AI Bard, la ricerca da browser e da chatbot rimangono molto differenti tra loro.
I Limiti di ChatGPT
Uno dei limiti principali di Chat GPT è l’aggiornamento delle informazioni. Queste, infatti, sono relative ai dataset con cui sono state addestrate, in questo caso al 2021. La chatbot, per esempio, non sapeva dell’esistenza della guerra in Ucraina prima di un input da parte degli utenti.
Tuttavia, le stesse interazioni con gli utenti costituiscono un metodo di addestramento, che permette alla macchina di aggiornarsi. L’Adaptive AI, ossia l’adattività che consente alle macchine di adeguare le proprie pratiche alle nuove circostanze del mondo reale e rimuovere le conoscenze precedenti e obsolete, è una delle principali sfide dell’Artificial Intelligence. Inoltre, rappresenta uno dei principali spartiacque in grado di rendere Chat GPT uno strumento efficiente nel mondo del lavoro.
Tra gli altri limiti, riconosciuti dalla stessa OpenAI, risultano anche la produzione di risposte plausibili, ma senza senso o errate, soprattutto nei casi di domande ambigue o con sfumature linguistiche, difficilmente comprensibili dall’algoritmo. Capita talvolta che il programma non riconosce alcuni input generati dagli utenti, ma data una leggera riformulazione è in grado di rispondere correttamente. Inoltre, alle volte è eccessivamente prolisso e abusa di alcune frasi.
Sempre secondo OpenAI quest’ultimo aspetto è probabilmente dovuto a un’ottimizzazione eccessiva e a una distorsione dei dati durante l’addestramento. Come altre chatbot, soprattutto a seguito di alcuni input, Chat GPT può produrre risposte offensive. Per far fronte a ciò, OpenAI ha cercato subito di applicare dei filtri per moderare il linguaggio. Un altro aspetto su cui l’organizzazione sta lavorando alla creazione di maggiori filtri riguarda la disinformazione: essendo Chat GPT addestrato su testi presi da Internet, la piattaforma può essere facilmente soggetta a fake news.
ChatGPT, l'Intelligenza artificiale e le fake news
Viste le potenzialità e l’utilizzo dell’AI, una domanda sorge spontanea: come distinguere contenuti veri da quelli manipolati? Il recente caso dell’immagine “The Pope Drip”, rappresentante Papa Francesco con un piumino bianco, costituisce un caso di applicazione linguistica generativa per la produzione di contenuti visuali del tutto verosimili alla realtà. L’immagine, realizzata dalla piattaforma di AI Midjourney, non è l’unico deepfake diventato virale sul web.
Esempi recenti sono state anche le immagini dell’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump arrestato dall’FBI, oppure foto del presidente russo Vladimir Putin in ginocchio davanti al presidente della Repubblica Popolare Cinese Xi Jinping. Il rischio di proliferazione di fake news è una delle principali problematiche etiche che l’umanità deve affrontare per imparare a convivere con l’AI. Il problema non riguarda solo le immagini, ma risiede anche nella produzione di testi scritti: Chat GPT non solo potrebbe attingere da fonti di disinformazione online, ma produrre testi mendaci.
Un primo passo per far fronte alla disinformazione è sicuramente quello di imparare a essere più selettivi nello scegliere le notizie a cui riservare la propria fiducia. Un’altra soluzione plausibile è quella di ricorrere a servizi a pagamento, a garanzia della veridicità delle informazioni.
Chat GPT, alcune considerazioni
A prescindere dalla sospensione che era stata imposta dal Garante, e che ora è stata revocata, l’ingresso sempre più significativo dell’Intelligenza Artificiale nelle nostre vite è solo una questione di tempo. Per tale motivo è doveroso già ora interrogarsi su un uso etico dell’AI nella vita di tutti i giorni. La proposta di regolamentazione europea dell’AI Act ne è un esempio: la sua definitiva approvazione – prevista per fine 2023 – i vincoli che imporrà e le strategie delle aziende per la gestione del rischio etico saranno la prossima partita che l’AI giocherà dopo quella tecnologica tuttora in corso.