Contraccettivi, Sic: no allarmismi, effetti su umore noti ma disponibili diverse composizioni
Non tutti i contraccettivi ormonali hanno gli stessi effetti sul tono dell'umore, con il rischio di depressione e comportamenti suicidari, cosa per altro nota ai ginecologi, e le diverse composizioni disponibili consentono di scegliere il contraccettivo più adatto ad ogni donna. Questa la risposta della Società italiana della contraccezione alla pubblicazione della nota Aifa sui rischi legati all'assunzione di contraccettivi ormonali.
La nota dell'Aifa, lo si ricorda, pubblicata nei giorni scorsi, «rischia di creare inutili allarmismi» come dichiara Franca Fruzzetti, presidente della Sic, che precisa: «Che gli ormoni possano influire negativamente sul tono dell'umore è cosa nota per noi ginecologi, ma è importante precisare che non tutti i contraccettivi ormonali hanno gli stessi effetti e che le diversità di composizioni oggi disponibili consentono di scegliere il contraccettivo più adatto ad ogni donna».
La prof.ssa Fruzzetti, ginecologa dell'ospedale Santa Chiara di Pisa, ricorda che «studi in laboratorio hanno infatti chiaramente dimostrato che mentre alcuni progestinici hanno un effetto negativo su alcuni neurosteroidi importanti nel controllo dell'ansia, altri non hanno questi effetti e determinano un incremento delle beta endorfine, ossia i mediatori del benessere. Nei soggetti poi con familiarità o profili a rischio per depressione o scarsa capacità di controllo dell'ansia, gli ormoni potrebbero indurre un peggioramento e favorire la comparsa di uno stato depressivo. Una situazione analoga la troviamo anche in alcune donne subito dopo il parto, quando a seguito delle variazioni ormonali, alcune donne a rischio possono sviluppare una depressione puerperale. Si tratta quindi di un rischio che alcune donne possono correre, ma non tutte».
La ginecologa, in merito allo studio a cui fa riferimento la nota dell'Aifa, sottolinea che si tratta del primo e unico studio che evidenzia un aumento dei sucidi, e precisa: «Lo studio mette in evidenza il dato di associazione tra uso di contraccettivi ormonali e suicidi in giovane età senza considerare nelle analisi di valutazione del rischio quei fattori individuali che possono avere determinato o contribuito al tutto. Il non prendere in considerazione tutte le variabili considerate come possibili fattori di rischio non permette di arrivare a nessuna conclusione certa».
«Mettere in correlazione quindi l'uso di contraccettivi ormonali con la depressione e tentativi suicidari - conclude Fruzzetti -, rischia di creare ancora una volta confusione e inutili allarmismi nelle donne, trascurando invece i molti vantaggi della contraccezione ormonale. Come la possibilità di prevenire alcuni tumori, soprattutto quello dell'ovaio o dell'endometrio, il controllo della Sindrome Premestruale, del dolore pelvico legato alla mestruazione o dell'endometriosi. Il messaggio importante, ancora una volta, è che le donne devono essere informate in maniera adeguata». Fonte Doctor 33