Rapporto Osmed, Bartoletti (Fimmg): attacchi a Mmg infondati. No a prescrizione di Stato

Rapporto Osmed, Bartoletti (Fimmg): attacchi a Mmg infondati. No a prescrizione di Stato

«Si rimane molto perplessi a leggere alcune recenti dichiarazioni sui medici di medicina generale rilasciate da esponenti del governo e noti esperti a margine della presentazione del rapporto Osmed». Il vicesegretario nazionale Fimmg, Pier Lugi Bartoletti, commenta così i dati sull'utilizzo dei farmaci diffusi dall'Aifa nei giorni scorsi.

Sulle critiche verso le prescrizioni dei medici di medicina generale, «forse il Governo vuole limitare ai cittadini l'accesso ai nuovi farmaci antitumorali?», riflette Bartoletti. «Immagina una sorta di prescrizione di stato? Lo dicesse chiaramente. Altrimenti non si capisce proprio quale sia il messaggio che si vuole lanciare». A fronte di una diminuzione della spesa convenzionata e un aumento delle altre fonti di spesa, il messaggio che giunge ai cittadini è quello di essere oggetto di «speculazioni circa le terapie che vengono prescritte», un sospetto aggravato dagli inviti a introdurre «fattori di incentivazione» per ottenere dai medici «performance ottimali anche dal punto di vista finanziario».

Bartoletti si domanda quindi se l'obiettivo non sia quello di indurre i medici a prescrivere i farmaci meno costosi, una prospettiva che evoca «inspiegabili asimmetrie prescrittive»: se un professionista dovesse prescrivere secondo principi diversi dall'interesse dell'assistito e dalle proprie competenze scientifiche, «dovrebbe essere radiato. Senza se e senza ma».
Il vicesegretario attacca poi la figura del medico generale diffusa da alcuni «esponenti illustri del nostro Paese», per la quale sarebbero «disinformati» e «bombardati dagli informatori farmaceutici», quindi «condizionati dalla promozione commerciale della terribile "BigPharma", dipinta un poi' come la plutocrazia internazionale».

«È' ben triste il tempo che vive questo nostro Paese. Sta perdendo il rispetto verso chi tutti i giorni cerca di fare il proprio lavoro con passione, verso le persone anziane che con fiducia si rivolgono ai medici italiani che in tutto il mondo sono ricercati e stimati. Meno che in Italia», conclude. «I dati Osmed sono numeri, indici. Vanno analizzati, inquadrati al fine di suggerire miglioramenti di sistema per l'assistenza ai cittadini e supportare la classe medica nel proprio difficile lavoro. Non sono esami di laboratorio per formulare diagnosi e quadri clinici "fai da te"». 

by Doctor 33; 30 luglio 2019
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