Degenerazione maculare senile terza causa di cecità nel mondo
Le patologie dell'occhio come la degenerazione maculare senile, i risultati raggiunti nella ricerca in oftalmologia da Novartis e le nuove soluzioni farmacologiche, meno invasive e sempre più efficaci. Sono i temi al centro della seconda edizione di 'Eyennovation: a new vision, together', che ha radunato a Baveno, sulle rive del Lago Maggiore, esperti provenienti da tutta Italia per discutere della salute dei nostri occhi. Al centro della giornata la degenerazione maculare senile nella forma 'umida' (Amd umida, detta anche essudativa), malattia che danneggia una parte della retina, la macula, che si trova nella zona posteriore dell'occhio e che serve a garantire una visione nitida. Una patologia che con il tempo determina una perdita della visione centrale e della capacità di vedere le cose, o le persone, che si hanno di fronte.
La degenerazione maculare senile è la prima causa di cecità nei Paesi industrializzati e la terza a livello globale. Ad oggi, nel mondo, ne soffrono circa 200 milioni di persone. Il trend è in aumento e, stando alle stime, nell'arco di vent'anni si arriverà a toccare quota 300 milioni. A soffrirne sono in particolare le persone over 50, specialmente donne con occhi chiari. Tra i fattori di rischio modificabili il fumo di sigaretta, l'età avanzata, un elevato ed eccessivo peso corporeo e una dieta scarsa di verdure e alimenti antiossidanti.
Esistono due tipi di Amd: secca (detta anche non essudativa), oppure umida. La prima porta a un peggioramento della vista graduale, mentre la seconda evolve rapidamente portando in breve tempo a una grave perdita della visione. Tecnicamente, in un paziente affetto dalla patologia, nella retina crescono vasi sanguigni anomali dai quali fuoriesce un liquido che va ad accumularsi all'interno della retina stessa. Grandi passi avanti sono stati fatti sul fronte della ricerca farmacologica. Dopo le prime terapie laser, che risalgono agli anni '80, si è passati alla fotodinamica fino alla più recente terapia anti-Vegf, che prevede l'utilizzo di un farmaco in grado di bloccare l'attività della proteina Vegf (Vascular endothelial grow factor), responsabile della formazione anomala di vasi sanguigni il cui liquido fuoriesce e si deposita nella retina.
"La degenerazione maculare senile è una patologia che ha genesi multifattoriale che si verifica nei pazienti ultracinquantenni. La degenerazione maculare precoce, o moderata, ha un decorso molto lungo e benigno tranne in quei casi in cui si trasforma in forme umide, in grado di cambiare in breve tempo il destino di un paziente", spiega Federico Ricci, responsabile del Centro diagnosi e cura degenerazione maculare senile e patologie retiniche cecitanti del Policlinico Tor Vergata di Roma, in occasione dell'evento nel Verbano. "Tra i fattori di rischio modificabili, su cui io insisto molto, c'è il fumo di sigaretta - sottolinea lo specialista - Inoltre, per questa patologia vi è una lieve prevalenza del sesso femminile".
"La maculopatia è una patologia che colpisce una zona della retina chiamata macula. I vantaggi conseguiti in questi anni sulla terapia di queste forme patologiche derivano dal fatto che siamo riusciti a trattare i pazienti con iniezioni all'interno dell'occhio, riuscendo così ad inserire dosi di farmaco ridotte. Un approccio che si è rivelato molto pratico", evidenzia Maurizio Parodi Battaglia, professore associato di Oftalmologia all'Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, durante l'incontro promosso da Novartis.
Teresio Avitabile, direttore della Clinica oculistica dell'Università di Catania, scatta un'istantanea dell'incidenza della malattia a livello globale: "Nel mondo i maculopatici sono tanti, ad oggi se ne stimano circa 200 milioni. Il 30% dei ciechi e degli ipovedenti è da ricondurre a forme di maculopatia. Il trend è in aumento ed è collegato all'innalzamento dell'età media fra le popolazioni. Fra circa 20 anni, secondo le previsioni, i maculopatici arriveranno a 300 milioni di persone. La malattia che può lanciare segnali o sintomi da non sottovalutare: "Il malato dice di vedere le righe distorte. Basta prendere un foglio a quadretti - consiglia l'esperto - e se la visione delle righe risulta distorta, è un sintomo di un problema alla macula".
Fonte: AdnKronos