I rischi del fai-da-te

I rischi del fai-da-te

I rischi del fai-da-te (da IAPB Italia ONLUS)

Un dato statisticamente significativo mostra come la maggior parte dei “codici verdi” diagnosticati al pronto soccorso oculistico appartengano a persone che sbadatamente non hanno preso le precauzioni necessarie atte asalvaguardare i loro occhi, sottoponendoli ad un rischio eccessivo. Ci sono molte attività che, se sottovalutate, potrebbero mettere a repentaglio l’incolumità del bulbo oculare (perfino praticare qualche foro nel muro con un trapano).

Consigli utili: 
 
La superficie che si lavora (sia essa di legno, muratura o ferro) può rappresentare una seria minaccia quando si trapana o si fanno altre operazioni di bricolage: una scheggia potrebbe colpire la nostra cornea, la superficie oculare trasparente che si trova davanti all’iride ed è fondamentale per la nostra vista (è una “lente“ esterna naturale).

Cosa fare se si viene colpiti da un corpo estraneo
 
La cosiddetta “rimozione di corpo estraneo” è una pratica molto usuale. Consiste nell’estrazione, normalmente effettuata dall’oculista mediante una spatolina sterile, di una o più schegge corneali, previa instillazione di un anestetico locale. La prognosi in genere è buona e, dopo una terapia a base di pomate antibiotiche e riepitelizzanti, nel giro di alcuni giorni tutto generalmente si risolve. Si tratta, tuttavia, dell’ipotesi migliore, cioè quando il corpo estraneo si ferma e si adagia sulla cornea. Non è raro, invece, che la scheggia viaggi a una velocità così elevata che le consenta di superare questa prima barriera. In tal caso l’unica soluzione è l’intervento chirurgico, ad esempio la vitrectomia, la cui prognosi non sempre è così favorevole. In conclusione, a seconda della natura del rischio a cui i nostri occhi andranno incontro è sempre necessario l’uso di occhiali protettivi adatti (a scopo preventivo).

Accorgimenti/precauzioni
 
A seconda della natura del rischio (uso di frullino, trapano, decespugliatore e lavori di saldatura) è necessario scegliere l’occhiale più appropriato, ossia:
occhiali con protezione laterale o mascherina contro gli urti di schegge, trucioli, polvere (mentre si usa il trapano, l’avvitatore o il frullino);
schermo od occhiali con vetri inattinici di appropriata intensità per la protezione contro le radiazioni (emesse durante i lavori di saldatura, taglio e metallizzazione);
visiera contro le proiezioni di materiale fuso, prodotti chimici, ceneri o fiammate e per la protezione di energia radiante dovuta a cortocircuiti.

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