Osservazioni e Riflessioni Cliniche - Utilità di visionare il cristallino in dilatazione
21/12/2022 - Utilità di visionare il cristallino in dilatazione
Di solito durante una visita oculistica il primo passaggio alla lampada a fessura con pupilla in miosi, è ritenuto sufficiente dalla maggior parte di colleghi per fare diagnosi di cataratta. Raramente si visiona il cristallino dopo la dilatazione farmacologica della pupilla, passaggio invece sempre effettuato e necessario per l'ispezione della retina. Specialmente nella preparazione all'intervento di cataratta è estremamente utile esaminare attentamente la lente, descrivendo la sede delle opacità, la loro consistenza, e l'eventuale presenza di donesi. Quest'ultimo dato in particolare è utile al chirurgo per sapere in anticipo la presenza di lassità della zonula e, quindi, predisporre le manovre intra-operatorie più idonee a mantenere l'integrità della capsula posteriore. Lasciare masse residue all'equatore del sacco potrebbe sembrare una scelta saggia per non stressare più del dovuto la zonula, o per non rompere la capsula posteriore. Se tale scelta potrebbe essere condivisibile, tuttavia può portare nel tempo al dislocamento inferiore del sacco capsulare con la IOL impiantata, proprio a causa della lassità e fragilità zonulare presente. Infatti, il peso della IOL con le masse residue lasciate, potrebbe risultare eccessivo nel tempo e far dislocare alle ore 6 tutto il comparto IOL-sacco. Si tenga presente che per gran parte del tempo un soggetto lo passa con la testa in posizione verticale, in piedi o seduto. Attenzione quindi a verificare la presenza di donesi del cristallino durante la preparazione pre-operatoria.