osservazioni medico oculistiche - Cheratocono frustro, tono oculare e topografia corneale

Osservazioni e Riflessioni Cliniche - Cheratocono frustro, tono oculare e topografia corneale

01/03/2021 - Cheratocono frustro, tono oculare e topografia corneale

Il dato che la curvatura eccessiva nel cheratocono associata all'assottigliamento dello spessore corneale possa essere fonte di sottostima del dato tonometrico è ormai un dato acquisito nel background culturale della maggior parte degli oftalmologi. Quando la curvatura corneale è alterata oltre i 3 mm centrali corneali, e ci troviamo difronte ad un cheratocono iniziale o frustro, non rilevabile all'oftalmometro, la possibilità di stimare come vero il tono rilevato è molto probabile.  Le ectasie corneali inoltre, se presenti sono in infanzia e nell'età giovanile, con maggiore possibilità evolvono verso stadi più avanzati; viceversa con esordi tardivi è raro avere evoluzioni drammatiche, specie dopo i 40 anni. La sottostima del tono si deve suppone in presenza di assottigliamenti corneale in area ottica; poco tuttavia si sa circa la capacità di sottostimare il dato tonometrico quando l'ectasia è posizionata in area paralimbare.  Se il paziente è adulto, con visus pieno, senza segni di distorsione all'oftalmometro, anche un'escavazione papillare accentuata senza altri segni glaucomatosi induce facilmente a non intraprendere approfondimenti strumentali adeguati. Si ha, in  altre parole, la possibilità di non comprendere il bias tonometrico, senza diagnosticare un glaucoma incipiente.  La topografia corneale scopre questi cheratoconi, anche quelli solamente confinati alla superficie posteriore della cornea, e permette di riconsiderare il paziente iperteso oculare sottostimato alla sola tonometria. Gli eventuali iniziali segni di danno assonale e gangliare, osservabili con OCT,/OCTA, potranno così, con una certa facilità, essere svelati, permettendo di intraprendere una terapia. Il problema irrisolto sarà come leggere il dato tonometrico inficiato dall'eccessiva curvatura e/o assottigliamento corneale nel follow-up. Con una tonometria veramente biomeccanica, non ancora disponibile, si spera che questi problemi tonometrici potranno essere superati e risolti a beneficio di tutti i pazienti. firma


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