Osservazioni e Riflessioni Cliniche - Il Vero Tono Oculare
2012-04-10 00:00:00 - Il Vero Tono Oculare
La
problematica dell’influenza strutturale della cornea sul rilievo tonometrico è
molto complessa, non si limita al solo spessore, ostacolo che il tonometro
Pascal ha dimostrato in parte di superare. Il modulo elastico (di Young) di una struttura biologica non rigida, sottoposta ad una
forza esterna, risponde con leggi fisiche proprie. La natura biomeccanica della
cornea, la sua forma tridimensionale, gli ancoraggi sclerali di collegamento e
la sua variabile curvatura, sono tutte caratteristiche importanti nel
determinare la risposta complessiva corneale. Il modulo elastico di una struttura
meccanica flessibile racchiude in se tutte queste caratteristiche, con
comportamenti differenti e specifici, per ogni particolare situazione
morfo-strutturale, difficilmente caratterizzabili. La cupola corneale non si
sottrae a queste regole; lo spessore corneale resta l’elemento più importante. Le strutture
biologiche elastiche, in generale, possono rispondere ad un doppio regime
fisico di rigidità membranale o flessionale. Le strutture membranali hanno la
caratteristica di non avere uno spessore rilevabile e, non offrendo alcuna
resistenza alle sollecitazioni esterne, sono solo teoriche, come per esempio le
pellicole domopak. La cornea, invece, ha uno spessore non trascurabile,
risponde alla legge delle strutture a rigidità flessionale, con un’elasticità
inversamente proporzionale al cubo del suo spessore. Questo rapporto grandemente moltiplicativo
(cubo dello spessore) valorizza ed esalta l’importanza della misura
pachimetrica nel comprendere la dinamica della cupola corneale al fine
tonometrico. Altro parametro da considerare è la curvatura della cornea, molto
meno decisivo nell’influenzare le risposte flessionali delle strutture
elastiche in generale e, di conseguenza, anche quelle corneali. Con la
possibilità d'indagine del segmento anteriore tramite tecnologia Scheimpflug è
possibile studiare e avere informazioni precise sui volumi della cornea, sulla
sua curvatura e diametro, sulla profondità della camera anteriore, sull'angolo
tra la cornea e il piano irideo ed ogni altro parametro anatomico. Scheimpflug
studiò, per fini militari, un sistema fotografico idoneo a evitare le
distorsioni prospettiche che le immagini fotografiche, riprese dagli aerei da
ricognizione sulle postazioni nemiche, inevitabilmente avevano, nel localizzare
i bersagli strategici da colpire. Il Pentacam utilizza una Scheimpflug camera
rotante con una fessura di 2 cm a un’angolazione di 45 gradi. Sono possibili 50
scansioni tomografiche in 2 secondi, con 500 punti analizzati per ogni singola
rilevazione, (50x500=25000punti). L’illuminazione è nel range del blue (475 nm
UV free), senza fastidio per il paziente. Se questo sistema venisse unito ad un
tonometro a soffio, si potrebbero elaborare algoritmi di correlazione tra i
parametri anatomici forniti dalle Scheimpflug e il dato tonometrico, arrivare a
valori tonometrici migliorati rispetto al solo dato pachimetirico, ormai
entrato nell'uso clinico. Quanto detto e supposto segue il mio brevetto
nazionale e internazionale sul tono correlato alla pachimetria e curvatura
corneale depositato nel 2002. Uno studio bio-ingegneristico e clinico sarebbe
auspicabile per affrontare definitivamente l'ingerenza della struttura del
bulbo oculare nel tono dell'acqueo.
Com’è noto, solo incannulando la camera anteriore si è sicuri del tono misurato, cosa fattibile
in laboratorio con animali da esperimento. Del resto ogni altro studio sul
glaucoma risulterà inficiato da Bias tonometrici, da superare, a mio parere,
seguendo la strada della biomeccanica del segmento anteriore globalmente
considerato.