Malattie degli Occhi Casi Clinici Reali : Foro Retinico Periferico Gigante

Grande foro retinico periferico supero temporale in paziente giovane adulta di sesso femminile, senza anamnesi personale e familiare per altre patologie o di traumi, asintomatica, difetto rifrattivo ≤ 1D non rilevante, visus corretto 20/20, tono oculare 14 mmHg in ambo gli occhi. Il foro retinico, all’apparenza a tutto spessore per l’intera sua area, lievemente ovalare con diametri di 3 mm x 5 mm circa all’esame fotografico standard, presenta un bordo non sollevato, sclerotico, bianco-grigiastro, che non si discosta dal piano retinico dopo indentazione sclerale, senza apparenti trazioni vitreali con lente corneale a tre specchi.
Oltre agli interrogativi sulla sua possibile patogenesi, la decisione nell’immediato era se trattare o non trattare con argon laser. Dopo attenta valutazione ho deciso di non trattare e rivedere la paziente a distanza di 6 mesi, considerando che un trattamento intorno al foro, anche condotto in modo leggero, potrebbe essere in questa fase dannoso per i rapporti vitro-retinici. Il corpo vitreo è, infatti, completamente adeso, non fluido, con ialoide integra per quanto visibile.
Il trattamento argon laser prevederebbe per lo meno 400/600 spot. Considerando per semplificare il foro come circolare, con diametro medio di 4 mm, la lunghezza della sua circonferenza (diametro x 3,14) è 4 mm x 3.14 = ± 12,56 mm = ± 12.560 micron. Scegliendo per esempio un’apertura spot di 100 micron, il numero totale di spot è uguale a 12.560 : 100 = 125,6 spot X 3/4 file concentriche, per un totale di oltre 500 spot. Se si considera che molti spot si sovrappongono, non arrivano a sbiancare efficacemente la retina e devono essere ripetuti, l’ammontare totale di energia diventerebbe veramente importante.
