La toxosoplasmosi corioretinica è un reperto comune con un aspetto di cicatrice più o meno pigmentata che interessa il polo posteriore con un coinvolgimento maculare tanto più completo quanto minore è il visus finale residuo.
La si riscontra casualmente con consapevolezza da parte del paziente di avere una visione opaca centralmente in un occhio dalla nascita, essendo quasi sempre per fortuna monoculare.
Un quadro di riattivazione e/o di una nuova formazione di un focolaio corioretinico in età adulta è insolito, più comune in corso di infezioni generalizzate, di AIDS o di terapie che deprimono il sistema immunitario.
In questa giovane paziente che presenta come patologia di base un'artrite reumatoide ed una psoriasi, per cui è in terapia da anni con cortisone, attualmente a basso dosaggio, è presente lieve tyndall vitreale e scarsa partecipazione in camera anteriore. Assume, sempre per le malattie di base, anche la ciclosporina, che dovrà essere ben ripensata come terapia sistemica, perchè probabile causa della recrudescenza della patologia toxoplasmica. Al fondo oculare sono presenti due focolai attivi corioretinici, uno che interessa la macula per intero, come si vede bene dalla retinografia.
Il visus è di conta dita con uno scotoma centrale per la presenza del focolaio centrale maculare. Riferisce l'inizio dell'offuscamento visivo da due mesi.
Prima osservazione in data odierna 21/10/09.
E' presente una cicatrice pregressa pigmentata periferica corioretinica che denota la primitiva lesione congenita toxoplasmica, che permetteva un buon visus come riferito, risparmiando l'area maculare.
La terapia di queste forme si avvale di generose dosi di cortisone ma non senza sulfamidici e pirimetamina ad ampie dosi, per tutto il periodo di attività della lesione. Naturalmente non devono sussistere deficit immunitari primari o secondari come in questo caso e bisogna avere una valutazione completa immunologica ed ematologica dettagliata, oltre ad avere la certezza dell'assenza di altre localizzazioni sistemiche della patologia. Un consulto infettivologico ed immunologico quindi è più che opportuno. Anche la spiramicina e la clindamicina sono usate e spesso preferite nella terapia sistemica della patologia, anche perchè sono reperibili in farmacia, mentre i farmaci di prima scelta sono reperibili solo nella farmacia del Vaticano.
La presenza dell'artrite reumatoide con la psoriasi in sè sembra concomitante e non causale, certamente da tenere in considerazione nella gestione complessiva della patologia oculare. La ciclosporina usata in terapia per queste malattie di base della paziente invece è la più probabile concausa della recrudescenza della patologia corioretinica, con riattivazione e/o disseminazione intraretinica dei due nuovi focolai ora attivi.
03/11/09. Fotografia della stessa paziente dopo terapia idonea e concordata con il centro uveiti del Policlinico di Roma a distanza di 13 giorni dalla prima osservazione.
I focolai corioretinici sono meno attivi così come l'infiammazione vitreale.
Il visus da conta dita è passato a 1/10 con sguardo lateralizzato. Continuerà terapia sistemica e locale; controlli ogni 15 giorni.