malattie degli occhi casi clinici reali :Distacco del neuroepitelio dopo intervento di cataratta

Malattie degli Occhi Casi Clinici Reali : Distacco del neuroepitelio dopo intervento di cataratta

Distacco del neuroepitelio dopo  intervento di cataratta Questo paziente che presentava già prima dell'intervento di cataratta un'alterazione dell'EPR in area foveale, come si nota nell'OCT pre-operatorio, dopo l'intervento di cataratta che ormai era non più rimadabile per lo scarso visus presente, ha avuto uno scompenso della patologia maculare con un ampio distacco del neuoroepitelio, come è evidente nei tomogrammi dell'OCT, con conseguenti volumi aumentati.

Distacco del neuroepitelio dopo  intervento di cataratta Mappa retinica pre-operatoria con volumi pressocchè normali.
Distacco del neuroepitelio dopo  intervento di cataratta Ampio distacco del neuroepitelio al polo posteriore con diminuzione del visus. Quando i distacchi sono così ampi sono da sospettare più punti di fuga con perdita di fluidi sotto il neuroepitelio, specialmente se l'età del paziente è ormai non più giovanile, come in questo caso.
Distacco del neuroepitelio dopo  intervento di cataratta Volumi chiaramente aumentati e patologici che coinvolgono ampiamente il polo posteriore dell'occhio destro.
Distacco del neuroepitelio dopo  intervento di cataratta Esame fluoroangiografico che mostra una miriade di piccoli punti iperfluorescenti in area maculare, che determinano il quadro del distacco che anche alla fotografia è evidente. L'EPR in questi punti è alterato e permette il passaggio di liquido dalla coriocapillare.
Distacco del neuroepitelio dopo  intervento di cataratta Foto a colori delle due retine dove si vede che in OD è presente una bolla di liquido sotto il neuroepitelio. Il quadro si potrebbe interpretare come una grande sierosa centrale , ma l'alterazione dell'EPR all'OCT, previdentemente eseguito prima dell'intervento di cataratta, mette sulla strada di un'epiteliopatia a grappolo dell'EPR in area maculare , che l'intervento di cataratta ha favorito; un edema di Irvine-Gass post-operatorio secondario può quindi essere la diagnosi più attinente, ma non c'è edema intraretinico, come accade in questa sindrome post-chirurgica. I punti di fuga centrali ci impongono un'attesa anche per i tempi precoci dell'insorgenza della patologia in discussione(tre mesi dall'intervento di cataratta). Quando l'edema sotto il neuroepitelio è imponente si può, con una certa frequenza, instaurare un'epiteliopatia gravitazionale, che indica un viraggio cronico della patologia retinica..


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