Malattie degli Occhi Casi Clinici Reali : Vasculopatia ipertensiva giovanile
Giovane ragazzo di 16 anni che è già da un anno in terapia antiipertensiva sistemica con artmia cardiaca in fase di studio.
L'esame del fondo oculare, richiesto dagli internisti presso i quali è in cura, presenta un ottomo trofismo corioretinico con un aspetto vascolare senza problemi particolari.
Ad un più attento esame si evidenziano segni di incrocio arterovenoso che possono iniziare ad avere influenza sulla flussimetria ematica venosa retinica.
In questo particolare dell'incrocio arterovenoso si nota come il calibro venoso sia aumentato a monte del passaggio della arteria, che in parte, senza conseguenze emoreologiche significative, schiaccia la vena omologa sottostante.
Il calibro venoso è aumentato a monte e ciò denota un rallentamento della velocità di flusso venoso.
Sono questi i punti critici da sorvegliare nel tempo, dove possono verificarsi più facilmente eventi sfavorevoli dal punto di vista emodinamico.
E' noto che un incrocio arteovenoso diventa patologico se l'arteria soprastante schiaccia il lume della vena omologa in modo da restringerne il calibro, mentre se non lo modifica, non turba il flusso laminare venoso del sangue, e non ha quindi importanza. Differenziare queste due entità è fondamentale per non refertare come patologici incroci altrimenti fisiologici. Correlare la cartella clinica personale del paziente con una fotografia come questa, che evidenzia bene i particolari emodinamici retinici, è più che opportuno e significativo.
Si può seguire così meglio l'evoluzione della patologia in itinere e fare partecipi i colleghi vascolari dello stato dei vasi oculari in modo assolutamente diretto ed in modo obiettivo.
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