Ogni anno nascono 15mila bambini che svilupperanno l'occhio pigro
BY: Oculistica Redazione DottNet | 17/11/2024 15:13
L’ambliopia è quella condizione in cui un occhio, anche in presenza di una correzione con occhiali o lente a contatto, ha una capacità visiva limitata. In gergo comune viene chiamata ‘occhio pigro’ poiché il cervello, che riceve immagini perfette dall’altro occhio, tende a escludere progressivamente quello che produce un’immagine meno nitida, sviluppando pertanto una ‘pigrizia’ nella capacità della visione.
Si parla di ambliopia quando tra i due occhi c’è uno scarto di almeno due decimi. Se non curata in tempo, questa patologia si aggrava e diventa irreversibile. Per questo è fondamentale una diagnosi precoce, con controlli visivi fin dalla tenera età. Nei Paesi industrializzati, intanto, l’ambliopia interessa dal 2% al 5% della popolazione pediatrica, quindi mediamente un bambino su 30; mentre sulla base dei dati Istat del 2019, ogni anno in Italia nascono circa 15mila bambini che svilupperanno ambliopia qualora non riconosciuta in tempo.
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Se n’è discusso oggi a Roma in occasione della sessione dal titolo ‘Guida pratica alla gestione dell’ambliopia’, che si è svolta nell’ambito del 15esimo Congresso Nazionale AIMO, in programma fino a sabato presso il Palazzo dei Congressi dell’Eur. "Poiché l’ambliopia diviene irreversibile intorno agli 8 anni di età- ha spiegato nel corso del suo intervento il professor Luca Buzzonetti, responsabile UOC dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, membro di Ern Eye e socio di AIMO- è evidente come sia fondamentale lo screening regolare in età pediatrica che, in assenza di problematiche, va eseguito a cadenza biennale a partire dall’età di 3 anni".
Indagare la causa dell’ambliopia il prima possibile, secondo gli esperti, è considerata una delle "vere sfide" della diagnosi precoce. E ancora ad oggi sono "frequenti" i casi di diagnosi tardiva che limitano le possibilità di recupero visivo. ?