Cala la protezione del vaccino a mRNA contro l'infezione da SARS-CoV-2 in Qatar

Cala la protezione del vaccino a mRNA contro l'infezione da SARS-CoV-2 in Qatar

Cala la protezione del vaccino BNT162b2 contro l'infezione da SARS-CoV-2 in Qatar.

Il calo della protezione vaccinale contro l'infezione da sindrome respiratoria acuta grave da coronavirus (Covid-19) è motivo di preoccupazione e lo studio valuta  la persistenza dell'efficacia del vaccino anti Covid-19 mRNA (Pfizer-BioNTech) contro infezioni e malattie in Qatar, dove le varianti  beta e  delta hanno dominato la diffusione dei nuovi casi di infezione da coronavirus (Covid-19).

Lo studio, Waning of BNT162b2 Vaccine Protection against SARS-CoV-2 Infection in Qatar, Hiam Chemaitelly e Others, ha rilevato che l'efficacia stimata di vaccino mRNA contro qualsiasi infezione da SARS-CoV-2 era trascurabile nelle prime 2 settimane dopo la prima dose, mentre è risultato aumentato al 36,8%  nella terza settimana dopo la prima dose ed ha raggiunto il suo picco al 77,5%  nel primo mese dopo la seconda dose. 

L'efficacia è diminuita gradualmente in seguito, con un'accelerazione del declino dopo il quarto mese fino a raggiungere circa il 20% nei mesi da 5 a 7 dopo la seconda dose. 

L'efficacia contro l'infezione sintomatica è stata superiore all'efficacia contro l'infezione asintomatica, ma è diminuita allo stesso modo. 

L'efficacia specifica della variante è diminuita con lo stesso schema. 

L'efficacia contro qualsiasi caso grave, critico o fatale di Covid-19 è aumentata rapidamente al 66,1% entro la terza settimana dopo la prima dose e ha raggiunto il 96% o più nei primi 2 mesi dopo la seconda dose.
 
L’efficacia è rimasta approssimativamente a questo livello per 6 mesi.

Pertanto La protezione indotta del vaccino mRNA  contro l'infezione da SARS-COV-2 è sembrata diminuire rapidamente, dopo il suo picco, dopo la seconda dose, ma la protezione contro l'ospedalizzazione e la morte persisteva a un livello robusto per 6 mesi dopo la seconda dose. 

Ottobre 2021, Fonte The New England Journal of Medicine, a cura della redazione del sito www.amedeolucente.it

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