Prezzi gonfiati, 40 Stati Usa fanno causa a Big Pharma

Prezzi gonfiati, 40 Stati Usa fanno causa a Big Pharma

Citate 20 aziende, cartello per aumentare i costi dei generici. Replica di Teva e Novartis
Oltre 40 dei 50 Stati Usa portano Big Pharma in tribunale, accusando 20 societ? del settore di aver fatto cartello per gonfiare i prezzi dei farmaci generici e dividersi le quote di mercato. Gli aumenti, in alcuni casi superiori al 1000%, riguarderebbero pi? di 100 medicine, incluse quelle per il trattamento di malattie gravi come il cancro e il diabete. Tra le societ? anche la multinazionale israeliana Teva Pharmaceuticals, la pi? grande produttrice di farmaci comuni, l'unica finora a respingere ogni addebito e ad annunciare battaglia.

Nella causa sono citate 15 persone, accusate di aver supervisionato lo schema per fissare i prezzi giorno per giorno, in un periodo compreso tra il luglio 2013 e il gennaio 2015. Secondo l'azione legale, frutto di cinque anni di indagini e formalizzata dall'attorney general del Connecticut William Tong, le aziende farmaceutiche sono coinvolte "in una delle pi? vergognose e dannose cospirazioni per la determinazione dei prezzi nella storia degli Stati Uniti". "Abbiamo prove forti che mostrano come l'industria dei farmaci generici abbia perpetrato una frode multimiliardaria ai danni del popolo americano", ha spiegato Tong.

"Abbiamo e-mail, sms, telefonata registrate ed ex insider delle aziende con cui crediamo di poter provare una cospirazione pluriennale per stabilire i prezzi e dividere le quote di mercato per un grande numero di farmaci generici", ha proseguito. L'indagine, ha aggiunto, rivela perch? il costo della sanit? e delle prescrizioni ? cos? alto negli Usa. Si tratta di un problema annoso, tuttora al centro della campagna per la Casa Bianca. Basti pensare che lo scorso anno gli americani hanno preso in prestito circa 88 miliardi di dollari per pagare le loro cure sanitarie, secondo un'indagine Gallup.

Un americano su quattro, inoltre, ha evitato trattamenti medici a causa dei costi e circa la met? teme la bancarotta nel caso di un'emergenza sanitaria. Donald Trump ha pi? volte indicato come una priorit? della sua amministrazione la riduzione dei prezzi dei medicinali, che in Usa sono spesso molto pi? alti che in altri Paesi, anche se prodotti nello stesso posto. A marzo aveva annunciato una serie di proposte nel giro di un mese, ma finora non si ? visto nulla. Nello stesso tempo per? il presidente continua a voler smantellare l'Obamacare, il sistema assicurativo sanitario obbligatorio che consente anche la copertura di molte costose spese farmaceutiche.

E come ministro della Sanit? ha voluto Alex Azar, promettendo che abbasser? i prezzi dei farmaci. Ma sino a due anni fa Azar ? stato un esponente di Big Pharma, quella che il tycoon dice di voler combattere: dal 2012 al 2017 ha ricoperto la carica di presidente della divisione Usa di Eli Lilly & Company, una major farmaceutica, ed ? stato membro del cda della Biotechnology Innovation Organization, una potente lobby farmaceutica.

Pronta la replica di Novartis: Sandoz, filiale generici del gigante farmaceutico svizzero Novartis, ? una delle 20 aziende oggetto negli Usa di una causa collettiva di 44 Stati per presunta violazione delle regole della concorrenza, avvenuta secondo i denunciatari gonfiando i prezzi dei medicinali e distribuendo le quote di mercato. L' indicazione della presenza di Sandoz tra le societ? coinvolte ? stata fornita ieri dal procuratore generale dello Stato del Connectictut, William Tong, in un atto d' accusa di oltre 500 pagine. All' agenzia di stampa finanziaria Awp, riporta l' agenzia di stampa elvetica Ats, Novartis conferma che "il nome di Sandoz compare in una vicenda giudiziaria che riguarda praticamente l' intera industria dei farmaci generici".

La multinazionale ? convinta che le accuse siano infondate e intende contestarle "con vigore". Il procuratore americano cita nel suo documento "Teva, Sandoz, Mylan, Pfizer e altri 16 produttori di generici", accusati di aver cospirato tra loro per fissare i prezzi, distribuire i mercati e falsificare le offerte di oltre 100 prodotti generici di ogni tipo. In alcuni casi, il prezzo di alcune sostanze ? stato gonfiato di oltre 10 volte". Secondo i promotori dell' azione legale, frutto di 5 anni di indagini e formalizzata da Tong, le aziende farmaceutiche sono coinvolte in "una delle pi? vergognose e dannose cospirazioni per la determinazione dei prezzi nella storia degli Stati Uniti".

 "Abbiamo prove forti - ha spiegato Tong - che mostrano come l' industria dei farmaci generici abbia perpetrato una frode multimiliardaria ai danni del popolo americano. Abbiamo e-mail, sms, telefonate registrate ed ex insider delle aziende con cui crediamo di poter provare una cospirazione pluriennale per stabilire i prezzi e dividere le quote di mercato per un grande numero di farmaci generici". L' indagine, ha aggiunto, rivela perch? il costo della sanit? e delle prescrizioni ? cos? alto negli Usa. Tra le societ? citate nell' atto d' accusa vi ? la multinazionale israeliana Teva Pharmaceuticals, la pi? grande produttrice di farmaci generici al mondo, che ieri ha subito respinto ogni addebito e ha annunciato battaglia. Nel documento sono citate 15 persone, accusate di aver supervisionato lo schema per fissare i prezzi giorno per giorno, in un periodo compreso tra luglio 2013 e gennaio 2015.

 

fonte: ansa
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