Viagra per curare una forma rara di fibrosi

Viagra per curare una forma rara di fibrosi

Gemelli, principio attivo da associare al farmaco in uso 
 
Per migliorare la cura della fibrosi polmonare idiopatica, si può utilizzare anche la 'piccola blu'.  Grazie a uno studio internazionale si aprono infatti nuove prospettive per la cura di questa patologia rara, la cui diffusione è però destinata a aumentare, complice l'invecchiamento della popolazione e l'aumento delle diagnosi precoci: associare il principio attivo del Viagra, il sildenafil, a uno dei farmaci già in uso contro la malattia migliora l'efficacia delle cure.    Lo studio è stato pubblicato sulla rivista "New England Journal of Medicine" ed è stato coordinato per l'Italia dal team del professor Luca Richeldi, Ordinario di Malattie dell'Apparato Respiratorio dell'Università Cattolica e Direttore dell'Unità Operativa Complessa di Pneumologia della Fondazione Policlinico Agostino Gemelli IRCCS, formato da Francesco Varone, Daniele Magnini e Giacomo Sgalla, tutti impegnati nell'ambulatorio per le fibrosi polmonari, presso il quale vengono seguiti oltre 200 pazienti affetti da questa patologia.   "L'idea di usare questa associazione farmacologica", spiega il professor Luca Richeldi, "deriva da un precedente studio che ha valutato il solo sildenafil confrontandolo con placebo, da cui pareva ci fosse un effetto benefico. Il nuovo studio ha voluto valutare l'associazione dei due farmaci.

Redazione DottNet | 17/09/2018
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