L'inquinamento fa male alla crescita del feto
Studio condotto in Mongolia grazie ad un filtro purificatore d'aria
L'inquinamento fa male al feto: rende più lenta la sua crescita. E' quanto emerge da una ricerca della Simon Fraser University che è stata pubblicata su Environment Journal. E' il primo studio del genere che è stato condotto a Ulaanbatar, capitale della Mongolia. E' una delle città più inquinate al mondo e con livelli di polveri sottili Pm 2,5 più di sette volte superiori a quanto previsto dalle linee guida dell'Organizzazione mondiale della sanità. Gli studiosi hanno fatto partecipare alla ricerca più di 500 donne che si trovavano nella fase della prima gravidanza: il 50% di loro ha avuto una pulizia dell'aria delle loro case con depuratori antiparticolato ad alta efficienza.
Gli apparecchi riuscivano a ridurre del 29% le polveri fini presenti nelle abitazioni. "Abbiamo scoperto che le donne incinte che utilizzavano purificatori d'aria all'interno delle loro case hanno dato alla luce bambini che in media pesavano 85 grammi in più rispetto alle donne che non usavano i purificatori durante la gravidanza", dichiara Prabjit Barn, uno dei coordinatori dello studio. Secondo i ricercatori i risultati forniscono un'ulteriore prova del fatto che l'esposizione all'inquinamento atmosferico durante la gravidanza ha un impatto negativo sulla crescita fetale e che ridurre le esposizioni può essere utile.
Redazione DottNet | 17/09/2018